“Siamo all’inizio, i primi 25 miliardi dovrebbero arrivare adesso e entro dicembre 2021 abbiamo 105 progetti che devono partire. Per dare un’idea del timing stringente che il governo deve affrontare per mettere a terra il Pnrr, “entro dicembre dovranno partire 105 progetti” che ora “devono avere una definizione e in queste ore stiamo lavorando sui progetti operativi ed i controlli e quindi dobbiamo poi riuscire ad andare avanti”. A rilevarlo è stato il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, intervenendo, al Fortino Napoleonico di Portonovo, in provincia di Ancona, ai lavori del Comitato Scientifico 2021 della Fondazione Aristide Merloni, nell’ambito del convegno “Dal Patto di Stabilità al Patto di Sostenibilità”. “Abbiamo un annetto scarso per poi riuscire a passare le prime milestones: il tema della velocità è quindi strategico” nel Pnrr italiano, ha ribadito Colao.
“Sono contento che tutti parlino della trasformazione digitale, una parola che io ho voluto nella dicitura del mio ministero, ma ritengo – e non lo dico per correttezza politica- che la parte più importante” del Pnrr e dei progetto legati al Next Generation Eu “sia quella che cade sotto la ministra Messa”, quindi la ricerca, il sistema universitario e la formazione accademica, e “le competenze del ministro Bianchi”, quindi la scuola. Ma il vero investimento per le competenze del futuro del Paese è tutta quella parte lì” ha quindi ribadito Colao.
“C’é una proliferazione di provider ma dobbiamo ‘bollinare’ player giusti” per la sicurezza informatica ed i dati degli italiani “ed é quello che farà adesso la nuova Agenzia per la cybersicurezza nazionale”. Ha concluso il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, intervenendo ai lavori del Comitato Scientifico 2021 della Fondazione Aristide Merloni.