“La pandemia ha accelerato processi e percorsi legati al digitale, è il momento di fare di più e dare un contributo affinché le opportunità del digitale siano sfruttate nel migliore dei modi e a tutti i livelli. La Fondazione nasce per essere un punto di riferimento dei settori pubblico e privato per affrontare al meglio i cambiamenti che il digitale sta portando a livello sociale, culturale, politico, economico”, spiega Francesco Di Costanzo, presidente della neonata Fondazione.
La Fondazione nasce dall’esperienza dell’Associazione PA Social che in pochi anni è diventata il punto di riferimento autorevole degli operatori della comunicazione e informazione digitale. Forte di una platea di associati e di un intenso e fecondo dialogo con i soggetti, pubblici e privati, coinvolti nello sviluppo dell’ecosistema digitale, la Fondazione amplia la missione dell’associazione, raccogliendo energie aggiuntive (private e pubbliche) e rappresentando un punto di riferimento nel mondo del digitale a 360°. I Soci Fondatori sono: Associazione PA Social, Open Comunicazione, Lievito Consulting, Istituto Piepoli, Associazione PerCorso, Media Data, datamagazine.it, cittadiniditwitter.it.
“Nell’ultimo anno si è aperto uno scenario nuovo, aggiunge Francesco Nicodemo, portavoce della Fondazione, i tavoli da affrontare sono numerosi e importanti, dal copyright alla privacy, dalle implicazioni e le conseguenze del Digital Service Act e del Digital Markets Act al ruolo della “platform economy”, dall’impatto sulla vita di cittadini e aziende dell’intelligenza artificiale e del 5G al ruolo degli strumenti digitali nello sviluppo dell’economia circolare e molto altro. I primi mesi dell’attività saranno dedicati a mettere a fuoco le priorità e avviare i primi tavoli di lavoro”. Il primo appuntamento è previsto a settembre, con un evento di presentazione a Roma, la Fondazione è aperta all’adesione di singoli e organizzazioni. Le informazioni sono disponibili su www.fondazioneitaliadigitale.org. Attivi anche i canali social.