Il Touring Club Italiano 23 anni fa ha colto ed evidenziato il potenziale turistico dei piccoli centri dell’entroterra. Insieme a Regioni, Comuni e altre reti, ha contribuito a mutare percezione e modello di sviluppo dell’Italia interna, dei borghi e dei piccoli comuni, contribuendo ad evolverli da ambito marginale a destinazione di tendenza.
“L’iniziativa è un esempio concreto dell’impegno della nostra Associazione nel prendersi cura dell’Italia come bene comune, afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei territori, soprattutto i meno noti, educando alla bellezza del paesaggio e dell’ambiente”.
La Bandiera Arancione è pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita: viene assegnata alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Il marchio ha una validità temporanea, ogni 3 anni i Comuni devono ripresentare la candidatura ed essere sottoposti all’analisi del TCI che verifica la sussistenza degli standard previsti e garantisce ai viaggiatori un monitoraggio della qualità dell’offerta turistica e alle amministrazioni uno stimolo al miglioramento continuo.
I borghi negli ultimi anni hanno assunto nuova centralità non solo nelle politiche di sviluppo ma anche nelle scelte di viaggio degli italiani: complice la pandemia, aumenta costantemente il turismo nei piccoli centri e nell’entroterra, luoghi che rispondono ai bisogni di tranquillità, vita all’aria aperta, cibo genuino, vacanza all’insegna del benessere e dell’autenticità.
Secondo un rapporto dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) l’impatto economico del crollo del turismo dovuto alla pandemia potrebbe superare i 4.000 mld. di dollari. È evidente che i borghi italiani non sono stati risparmiati da questa crisi, ma la stagione estiva 2020 è andata per i piccoli centri italiani, in particolare per quelli certificati con il marchio del TCI, meglio che altrove. Anche per l’estate 2021 le previsioni sono promettenti e i borghi, che sanno essere laboratori di innovazione, sapranno rispondere in modo ospitale e creativo, accogliendo i viaggiatori, principalmente italiani, che li visiteranno. Il turismo delle Bandiere Arancioni è un turismo slow, autentico, accogliente, rispettoso dell’ambiente e delle comunità ospitanti. Sostenibilità, innovazione sociale e sviluppo digitale assumono un nuovo peso nel Modello di Analisi Territoriale che soggiace all’iniziativa con nuovi indicatori, sempre più sfidanti e stimolanti per le piccole località che decidono di intraprendere il percorso verso la Bandiera Arancione in totale coerenza con i 17 obiettivi (Sustainable Development Goals, SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile.