Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna ha firmato e inviato a Bruxelles per l’approvazione definitiva la programmazione italiana del piano React-Eu, che assegna risorse supplementari alla politica di coesione per gli anni 2021 e 2022. L’Italia è titolare della quota più alta dei fondi, 13,5 miliardi su 47,5, ed è tra i primi Paesi ad aver comunicato alla Commissione europea il suo piano per utilizzare i finanziamenti.
La voce principale, per un totale di 4 mld, è legata alla decontribuzione dei contratti di lavoro al Sud, seguita dagli interventi verdi e per la sostenibilità (2,6 mld) e dalle misure per l’emergenza Covid e la salute (1,7 mld).
“Il nostro obiettivo principale – spiega Mara Carfagna – coincide con quello indicato dall’Europa, cioè il recupero dei divari sociali e territoriali del Mezzogiorno, che avrà circa i due terzi dei finanziamenti. Abbiamo scelto interventi effettivamente realizzabili, evitando di trasformare questa programmazione in un libro dei sogni, magari affascinante ma impossibile da portare a termine”.
Il piano italiano per il React-Eu prevede interventi ‘automatici’ sulla politica industriale, attraverso i bonus alle imprese per l’assunzione di giovani (340 milioni); il bonus per l’assunzione di donne (126 milioni); il fondo nuove competenze (1,5 miliardi). Su queste voci ci si è impegnati a definire vincoli che consentano al Sud di ottenere quote significative (rispettivamente 40, 126 e 750 milioni) nonostante l’ovvio dislivello del tessuto imprenditoriale.
Tra le novità più significative c’è l’intervento contro la dispersione delle reti idriche, che nel Mezzogiorno raggiunge il 50 per cento (313 milioni); l’incremento del fondo di garanzia per le Pmi del Sud (400 milioni su un totale di 500) e l’attenzione al mondo della scuola: 45 milioni (32 al Sud) per i laboratori verdi e gli orti scolastici nelle primarie e 57 milioni (tutti al Sud) per la filiera degli Istituti Agrari. In ambito ‘verde’ arriva il finanziamento del Fondo Nazionale Innovazione con 200 milioni per le nuove imprese nel settore ambientale e 500 milioni (340 al Sud) per lo Smart Grid e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici.