La cruciale sfida della digitalizzazione dei servizi pubblici riguarda tutta la Pubblica Amministrazione. Le realtà centrali, come anche tutti i Comuni sparsi sul territorio nazionale. Il racconto delle esperienze in corso può essere d’aiuto per una comunità che quotidianamente affronta gli stessi problemi. L’Unione delle Terre d’Argine è una di queste realtà, un raggruppamento di Comuni nato nel 2006 aggregando le realtà di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera. Con una popolazione di poco più di 100 mila abitanti, l’ente in provincia di Modena ha portato avanti numerose iniziative nel campo della digitalizzazione e dell’alfabetizzazione. Ne dà ampio resoconto Enrico Diacci, Sindaco di Novi di Modena e Assessore ai Sistemi informativi dell’Unione delle Terre d’Argine e Susi Tinti, Dirigente dei Sistemi Informativi.
“L’Unione delle Terre d’Argine ha da tempo avviato un percorso finalizzato alla digitalizzazione dei servizi pubblici a beneficio della propria comunità di riferimento e dei soggetti esterni che si interfacciano con l’Unione – spiegano i due amministratori e aggiungono – Con l’integrazione delle piattaforme abilitanti SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale) e pagoPA si è infatti puntato sulla riduzione dei tempi e sulla semplificazione delle modalità di accesso dei servizi al cittadino. Le scelte che sono state prese, e le novità che sono state introdotte, hanno colto l’importanza dell’inclusività. Considerato anche il particolare periodo storico, essere online è ormai un’esigenza. E’ compito della Pubblica Amministrazione garantire la massima fruibilità e capillarità dei propri servizi a beneficio di tutti i cittadini, non lasciando indietro nessuno – sottolineano con enfasi Diacci e Tinti – Ed è proprio nel perseguimento di questo obiettivo che l’Unione ha aperto su tutto il territorio di riferimento ben 6 sportelli, attraverso i quali sono state rilasciate gratuitamente, ad oggi, oltre 2.000 credenziali SPID. Anche l’adesione a pagoPA ha consentito un notevole cambio nella gestione delle pratiche amministrative, evitando assembramenti, code agli sportelli e lunghe attese. Per quanto riguarda l’Unione e i Comuni a essa aderenti, a fine 2020 sono stati registrati oltre 80 servizi di pagamento online.
Il racconto di Diacci e Tinti chiarisce e spiega la chiave del successo delle scelte adottate dall’Unione dei Comuni: aver investito in maniera proattiva sull’utilizzo delle piattaforme abilitanti ha rappresentato un importante traguardo per l’inclusione sociale e culturale del territorio. Queste tecnologie – prosegue Diacci – ci hanno offerto innumerevoli possibilità di miglioramento, sia nella nostra organizzazione interna sia nei rapporti con la comunità di riferimento, grazie ad una maggiore consapevolezza e promozione dei diritti di cittadinanza digitale”.
Il fattore determinante nell’impulso impresso alla trasformazione digitale, tuttavia, è stato più di ogni altra cosa il cambiamento culturale. L’Unione delle Terre d’Argine, infatti, nel 2020 ha realizzato 100 ore di corsi di alfabetizzazione digitale per i propri dipendenti con il fine di accrescere le loro competenze rispetto all’utilizzo degli strumenti informatici. “E’ necessario un ampio coinvolgimento dei dipendenti in termini di consapevolezza digitale – ha aggiunto Diacci – affinché gli stessi possano essere parte attiva nell’erogazione di servizi innovativi e capaci, da un lato, di assicurare accessi veloci ed elevati standard qualitativi ai cittadini e, dall’altro, di apprendere competenze di problem solving e lavoro di squadra. Il futuro della digitalizzazione getta lo sguardo su orizzonti difficili da interpretare, sempre in continua evoluzione che non lasciano tempo e spazio alla programmazione se non sul breve periodo. A nostro avviso, l’unica chiave possibile per affrontare le sfide del domani è costruire le competenze di oggi”, conclude il Sindaco di Novi di Modena.
Fonte: Mid