“Altri 350 milioni di euro per le fiere e i congressi cancellati, annullati o rinviati a causa dell’emergenza sanitaria e per sostenere gli operatori del settore. Un aiuto ulteriore a uno dei motori dell’economia nazionale, capace di promuovere l’eccellenza del made in Italy e l’attività del ricco tessuto di piccole e medie imprese italiane”. Lo ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, che ha firmato il decreto che incrementa di 350 milioni di euro le risorse già ripartite lo scorso 3 agosto dal “Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali”, istituito dal Decreto Rilancio. Grazie all’ulteriore stanziamento stabilito dal Decreto Ristori-quater, il totale dei fondi destinati al sostegno del settore fieristico e congressuale arriva così a 370 milioni.
Le nuove risorse sono ripartite secondo le seguenti quote: 130 milioni di euro agli enti fiera e agli organizzatori di fiere; 130 milioni di euro agli organizzatori di congressi; 90 milioni di euro agli erogatori di servizi di logistica, trasporto e allestimento che abbiano una quota superiore al 50% del fatturato derivante da attività riguardanti fiere e congressi. Ma non basta. Altre risorse sono state stanziate per la cultura, in particolare per il cinema e le sue strutture.
“Le risorse per il sostegno alle sale cinematografiche, purtroppo ancora chiuse per effetto delle misure adottate nel DPCM del 3 dicembre, aumentano di 50 milioni di euro, arrivando così a un totale di 110 milioni di euro destinati a ristorare i mancati introiti da bigliettazione”. A parlare è sempre Franceschini, che ha firmato un decreto con cui è stata incrementata di ulteriori 50 milioni di euro la quota parte di 60 milioni di euro del Fondo emergenza spettacolo e cinema, istituito dal Decreto legge Cura Italia, destinate con i DM del 5 giugno, 10 luglio e 7 ottobre 2020 al ristoro per i mancati introiti da bigliettazione delle sale cinematografiche. Risorse che si aggiungono al contributo a fondo perduto che le sale hanno ricevuto dallo Stato con il dl rilancio e con il dl ristori.Viene conseguentemente elevato a 25.000 euro il contributo fisso a ciascuna sala, al quale si aggiungerà il contributo variabile in base ai mancati introiti.
Fonte: Mibact