“Molto positiva l’approvazione in commissione al Senato della norma che riporta i B&B allo spirito per cui sono nati, cioè ospitare le persone offrendo l’esperienza di vivere in una casa italiana”. Così il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini commenta il via libera in commissione al Senato all’emendamento ‘salva centri storici’ che prevede che chi affitta più di 4 case verrà trattato fiscalmente come un’impresa.
“Gli affitti brevi – ha aggiunto Franceschini – hanno portato nel nostro paese un tipo di turismo molto interessante, a cui l’Italia oggi non può certo rinunciare, ma è giusto regolamentarlo anche per evitare che i centri storici si svuotino dei loro abitanti”. “Non è infatti possibile – prosegue Franceschini – che vi sia chi si finge di avere B&B per avere il regime fiscale agevolato previsto per le attività occasionali mentre si tratta a tutti gli effetti di attività d’impresa. La norma approvata ieri sera – prosegue Franceschini – garantisce una concorrenza leale sia con gli alberghi che tra affittuari: con il limite dei 4 appartamenti, la normativa fiscale vantaggiosa si applicherà soltanto a chi affitta effettivamente le proprie case e non più alle imprese mascherate che comprano interi palazzzi per poi affittarli a giornate a turisti. Con le nuove disposizioni – conclude Franceschini – non cambia nulla per chi affitta come locazioni brevi fino a quattro appartamenti, la norma tratta come attività d’impresa solo chi affitta più di quattro appartamenti”.