“Il welfare con una nuova Identità unica e Digitale” è il titolo della conferenza interistituzionale svoltasi a Roma, i cui lavori sono stati aperti dal saluto di Vincenzo Caridi, Direttore generale vicario INPS, che ha sottolineato l’importanza del percorso intrapreso con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione. “Dal 1° ottobre il Pin INPS lascia il passo all’Identità unica Digitale – ha esordito – che ci permetterà di offrire servizi sempre più personalizzati e vicini ai cittadini”.
Il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, ha aggiunto: “Siamo di fronte a un passaggio epocale che darà un grande contributo alla digitalizzazione del Paese. 27 milioni di utenti avranno una modalità di accesso ai servizi unica e più sicura; durante l’emergenza Covid-19 abbiamo rilasciato 40mila Pin al giorno. La platea di utenti che accedono ai servizi online è sempre più ampia e variegata”. Tridico ha poi concluso evidenziando che “non dimenticheremo quella fascia di popolazione più lontana dai servizi telematici e, quindi, abbiamo previsto un periodo di transizione per aiutarli e accompagnarli nel passaggio a SPID”.
“Il percorso di digitalizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali raggiunge un altro traguardo – ha affermato nel suo intervento Grazia Strano, Direttore Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – dalle comunicazioni obbligatorie alla cooperazione applicativa, passando per l’Urp online, arriva a SPID. Dal 15 novembre 2020, ma eravamo pronti già lo scorso marzo, sarà l’unica modalità per accedere ai servizi online del Ministero”.
Il Direttore ha, poi, rimarcato l’importanza di “non lasciare indietro nessuno e a tal fine avvieremo una campagna di comunicazione finalizzata a raggiungere una platea di soggetti più vasta possibile attraverso spot, aggiornamento dei portali istituzionali, i nostri social network, faq sempre aggiornate e linee guida rivolte a tuti gli operatori”. Strano ha concluso sottolineando che “la tecnologia aumenta la cultura digitale tra le persone, riduce il gap tra cittadini e PA e la capacità di migliorare politiche e servizi”.
A seguire, Francesco Paorici, Direttore Generale AgID, ha dichiarato che la transizione a SPID è un percorso essenziale nel processo di trasformazione digitale. “Le PA possono attivare questo progetto con serenità e l’evento di oggi conferma che questo passaggio è fattibile. L’Identità unica Digitale non solo semplifica la vita ai cittadini e alla Pubblica Amministrazione, ma si porta dietro la possibilità di accedere a nuovi servizi”.
“Oggi, insieme all’INPS, coroniamo un percorso condiviso che ci porta ad essere le prime amministrazioni pubbliche che hanno aderito a Spid” – ha sottolineato Nunzia Catalfo, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervenendo in collegamento telefonico. “La Pubblica Amministrazione deve ‘pensare in digitale’. Questa è la strada avviata dal Ministero da alcuni anni. Innovazione, semplificazione e digitalizzazione sono queste le parole chiave per favorire un buon livello di efficienza amministrativa e migliorare il rapporto con i cittadini e le imprese”.
“SPID – ha proseguito il Ministro – è solo il primo passo e l’area del lavoro e della previdenza arriva molto prima della data del 28 febbraio 2021, fissata dal Decreto Semplificazione. Il prossimo passo sarà l’adesione all’APP IO, in sinergia con il Ministero della collega Pisano, per integrare i primi servizi; il progetto delle banche dati interoperabili e il fascicolo elettronico del cittadino”.
Concludendo il suo intervento, il Ministro ha ribadito che “l’obiettivo raggiunto oggi è frutto della collaborazione interistituzionale che ritengo sia volano per l’innovazione e la crescita del Paese”.
In chiusura, il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, ha dichiarato che “stabilire un’identità univoca e certa è un processo fondamentale. La crisi Covid-19 lo ha fatto emergere con forza e l’accesso digitale è stato essenziale per consentire alle imprese di continuare la loro attività. Oggi, 10 milioni e 700 mila persone hanno SPID. Adesso – ha proseguito Pisano – occorre accrescere i servizi digitali via smartphone e semplificare le procedure per permettere ai cittadini di ottenere velocemente SPID”.
Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali