“Solo restando e lavorando insieme possiamo farcela a superare questa crisi e programmare un futuro di benessere per le nostre comunità. Insieme, come hanno scritto i due capi di Stato nella lettera inviata ai sindaci sulla crisi Covid-19 e come sanno bene da tempo i sindaci italiani e i borgomastri tedeschi che hanno dato sostanza ai gemellaggi, la forma migliore di collaborazione tra cittadini, come sperava Jean Bareth, uno dei promotori del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa”. Lo ha detto il presidente dell’Anci Antonio Decaro intervenendo al Palazzo Reale di Milano, alla prima giornata della visita ufficiale del presidente della Repubblica Federale tedesca, Frank-Walter Steinmeier, accolto dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.
“L’idea di una Europa unita, basata su pace e democrazia, non può non fondarsi sulla partecipazione popolare e soprattutto sul ruolo delle autonomie locali. Sono i sindaci – ha sottolineato Decaro – a costruire ponti tra comunità e territori, noi abbiamo la responsabilità di immaginare un futuro migliore e più giusto, facendo in modo che la paura non prenda il posto della speranza. Quello è il nostro compito e se non lo facessimo – ha rimarcato – tradiremmo i valori stessi di un’Europa libera e giusta, prefigurata nel manifesto di Ventotene”.
“Insieme – ha poi aggiunto – se ci facciamo caso è la parola scolpita sulle tavole fondative dei gemellaggi, insieme noi sindaci italiani e tedeschi lo siamo già, con 400 accordi di gemellaggio stipulati dalle città dei nostri due paesi”.
Il presidente dell’Anci ha poi delineato la nuova sfida cui sono chiamati a contribuire i gemellaggi: “Dobbiamo riconsegnare loro un ruolo chiave. Solo proseguendo nello scambio di conoscenze ed esperienze possiamo illuminare la strada per la ricostruzione e il rilancio, siamo davanti a uno spartiacque della storia europea e dobbiamo avere coraggio delle scelte e la determinazione necessaria per tradurre le scelte in azioni e risultati”, ha concluso il presidente dell’Anci.