Il prefetto di Piacenza, Daniela Lupo, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con alcuni Comuni della provincia per assicurare la legalità e per prevenire i tentativi d’infiltrazione criminale negli appalti di lavori, forniture e servizi. L’accordo, che estende i controlli antimafia alle imprese appaltatrici e subappaltatrici di opere e di servizi con la Pa, è stato sottoscritto con i Sindaci di: Bettola, Cadeo, Carpaneto Piacentino, Cortemaggiore, Ferriere e Rottofreno. Analoghe intese erano state già firmate con il Comune di Piacenza, con l’azienda U.S.L. e con il Comune di Fiorenzuola d’Arda.
Inoltre, entro la fine di settembre, aderiranno al protocollo anche i Comuni di Besenzone, Castel San Giovanni, Gossolengo, Ponte dell’Olio, Pontenure, San Giorgio Piacentino, Sarmato, Vigolzone e Ziano Piacentino.
Le soglie di valore, troppo elevate e di fatto inoperanti, sono state diminuite istituendo la nuova soglia di valore di 100 mila euro (ulteriormente ridotta a 80 mila euro con l’azienda U.S.L.) per le forniture di beni e servizi. Rimodulato e ampliato anche l’elenco dei settori di attività considerati “sensibili”, con l’inserimento di attività di: servizi funerari e cimiteriali, ristorazione, gestione delle mense e catering, servizi ambientali.
Nel 2019, sono state intensificate le sedute del Gruppo Interforze Antimafia composto da rappresentanti della questura, del comando provinciale dei Carabinieri e della Guardia di finanza, della D.I.A., della Direzione provinciale del lavoro, per il monitoraggio dei maggiori appalti di opere e servizi pubblici della provincia. L’obiettivo è quello di rafforzare l’attività di prevenzione contro le aggressioni criminali, a salvaguardia dell’economia legale del territorio e a beneficio degli enti coinvolti, delle imprese e di tutta la collettività.
Fonte: Ministero dell’interno