E’ all’ordine del giorno dell’Aula del Senato, oggi, giovedì 3 settembre, il seguito della discussione del ddl di conversione del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale. L’esame del provvedimento è stato avviato nella seduta di mercoledì 2 settembre con le relazioni della senatrice Sudano e del senatore Garruti.
Una degli emendamenti più importanti è stato annunciato dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione in un post sui social: “Un lavoro prezioso e instancabile che ha consentito di arricchire le norme sulla digitalizzazione. Ringrazio i presidenti delle Commissioni Dario Parrini e Mauro Coltorti per il grande lavoro nell’organizzazione e gestione delle sedute insieme con tutti i componenti delle Commissioni, di maggioranza e di opposizione, che hanno permesso di portare in Aula un testo migliorato”.
“Sono convinta – continua la Pisano – che il provvedimento potrà dare un contributo importante al rilancio economico del Paese e al processo di innovazione delle pubbliche amministrazioni. La digitalizzazione consentirà di superare le lungaggini burocratiche e garantirà ai cittadini e alle imprese servizi online facilmente fruibili. Grazie agli emendamenti approvati è stata ampliata la platea delle imprese obbligate a rendere accessibili ai disabili i propri siti web. Ora questo obbligo riguarda le imprese con un fatturato medio negli ultimi tre anni di 500 milioni di euro, anziché 900 milioni come era indicato nella prima versione del decreto”.
Inoltre è stato previsto che il Codice di condotta tecnologica, che disciplina le modalità di progettazione e sviluppo dei progetti digitali delle amministrazioni pubbliche, debba rispettare il principio di non discriminazione dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone. Infine è stata resa più stringente l’azione del Difensore civico digitale rispetto alle istanze dei cittadini.