Il Consiglio dei Ministri ha approvato venerdì 7 agosto un nuovo decreto-legge che introduce misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia. Tra i numerosi interventi previsti, figurano anche misure e risorse per il lavoro per 12 miliardi di euro. Come ha messo in rilievo il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, proseguiranno gli “ammortizzatori sociali in deroga, cui si affiancano, tra i numerosi interventi, sgravi contributivi in alternativa alla Cassa Integrazione; proroghe allo stop dei licenziamenti, a NASpI e Dis-Coll; decontribuzioni al 100% per le assunzioni a tempo indeterminato; bonus a tutte le categorie di lavoratori stagionali e la possibilità di richiedere ancora il Reddito di emergenza”. Un ventaglio di misure davvero ampio che marca con decisione l’impegno del Governo, e del Dicastero in particolare, per sostenere lavoratori, famiglie e imprese, in queste settimane tuttora condizionate dall’emergenza epidemiologica da COVID-19.
PROROGA DELLA CASSA INTEGRAZIONE: la misura è stata estesa a 18 settimane totali (9+9) per i periodi compresi fra il 13 luglio e il 31 dicembre 2020. Alle prime 9 settimane potranno accedere tutti i datori di lavoro che ne faranno richiesta e le domande autorizzate – ai sensi dei Decreti Cura Italia e Rilancio – relative a periodi successivi al 13 luglio 2020 saranno computate nelle prime 9 settimane disciplinate dal Decreto. A seguire, le ulteriori 9 settimane saranno concesse a tutti i datori di lavoro ai quali saranno state interamente autorizzate le precedenti 9. Tuttavia, il regime di riconoscimento del trattamento di integrazione salariale varierà sulla base dell’andamento del fatturato dell’impresa richiedente relativo al primo semestre 2020 rispetto al primo semestre 2019. Al riguardo, il Decreto prevede tre ipotesi: calo del fatturato pari o superiore al 20%: accesso alla cassa COVID-19 fino a un massimo di ulteriori 9 settimane senza costi; calo del fatturato compreso tra 1% e 19%: accesso alla cassa COVID-19 fino a un massimo di ulteriori 9 settimane ma con applicazione sulle nuove autorizzazioni di un’aliquota pari al 9%; nessun calo di fatturato o incremento di fatturato: accesso alla cassa COVID-19 fino a un massimo di ulteriori 9 settimane ma con applicazione sulle nuove autorizzazioni di un’aliquota pari al 18%. Sempre sulla Cassa Integrazione, il nuovo Decreto prevede che l’INPS possa esaminare le domande rigettate perché presentate fuori termine e sposta le decadenze di fine agosto al 30 settembre 2020.
SGRAVIO CONTRIBUTIVO AL 100% ALTERNATIVO ALLA CIG: per incentivare i datori di lavoro a uscire dalla Cassa Integrazione, a benefico di coloro che decideranno di non chiedere nuova CIG COVID-19, sarà riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali al 100% per un periodo massimo di 4 mesi.
PROROGA DELLO STOP DEI LICENZIAMENTI: lo stop ai licenziamenti è stato prorogato per tutto il periodo in cui le imprese saranno coperte dalla Cassa Integrazione Guadagni (18 settimane) o dall’esonero contributivo alternativo alla Cassa (4 mesi). Sul punto, il Decreto stabilisce tre eccezioni:
-cessazione attività
-fallimenti
-accordi aziendali di incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro
RIFINANZIAMENTO “FONDO NUOVE COMPETENZE“: proseguirà nel 2021 la possibilità di attivare il Fondo, che ha ricevuto un incremento di 500 milioni di euro, e che potrà essere usato anche per le transizioni occupazionali.
DECONTRIBUZIONI AL 100% PER NUOVE ASSUNZIONI: si tratta di uno degli interventi più importanti e consiste in 6 mesi di esonero contributivo al 100% per tutte le nuove assunzioni a tempo indeterminato. In particolare, per le assunzioni di lavoratori stagionali e degli stabilimenti termali, sono previsti fino a 3 mesi di esonero contributivo al 100%.
DECONTRIBUZIONE PARI AL 30% PER LE IMPRESE DEL SUD: agevolazione contributiva pari al 30% dei contributi previdenziali dovuti a favore delle imprese situate in Regioni svantaggiate del meridione.
INDENNITÀ: il Decreto prevede un bonus da 1.000 euro una tantum, a beneficio di:
lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali
lavoratori stagionali di altri settori
lavoratori intermittenti (con almeno 30 giornate di lavoro fra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020)
prestatori d’opera
lavoratori incaricati di vendita a domicilio
lavoratori a tempo determinato del turismo e degli stabilimenti termali
lavoratori dello spettacolo (con almeno 7 giornate di lavoro fra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020)
lavoratori sportivi professionisti
lavoratori sportivi stagionali (600 euro una tantum)
professionisti iscritti alle casse di previdenza private (maggio)
lavoratori marittimi (disoccupati non titolari di NASpI, 600 euro per 2 mesi)
PROROGA NASpI E Dis-Coll: proseguiranno per ulteriori due mensilità NASpI e Dis-Coll, per coloro che hanno visto terminare il sussidio a maggio e giugno. La proroga include anche i lavoratori già beneficiari della proroga di NASpI e Dis-Coll nel DL Rilancio.
PROROGA REDDITO DI EMERGENZA: importante conferma per la misura di sostegno fortemente voluta dal Ministro Catalfo che proseguirà, previa presentazione di una nuova domanda, con il riconoscimento di un’altra mensilità.
PENSIONI DI INVALIDITÀ: il Decreto ha recepito la recente sentenza della Consulta e ha adeguato l’assegno ordinario di invalidità civile al 100% e i trattamenti di analoga finalità, riconoscendo a tutti i maggiorenni il regime previsto per le persone di età pari o superiore a 60 anni.
RINNOVI DEI CONTRATTI A TERMINE: il testo normativo include una norma per facilitare la prosecuzione dei contratti a termine in essere. In pratica, è stata stabilita la possibilità (fino al 31 dicembre 2020) di procedere a una proroga o un rinnovo per un periodo massimo di 12 mesi, anche in assenza delle causali introdotte dal Decreto Dignità e ferma restando la durata massima complessiva di 24 mesi.
CIG PER CESSAZIONE A DIPENDENTI AIR ITALY: riguardo il caso specifico dell’azienda, sono riconosciuti 10 mesi di CIG per cessazione a tutti i dipendenti.
BONUS BABY SITTER: viene rideterminato il limite di spesa per il riconoscimento del bonus baby-sitter ai lavoratori pubblici per evadere tutte le domande pervenute.
CAF E PATRONATI: ai centri di assistenza fiscale vengono destinati ulteriori 20 milioni di euro. Ai patronati vengono destinati invece ulteriori 20 milioni.
Fonte: Ministero del lavoro