La funzione principale dei Centri per l’Impiego è far incontrare chi cerca lavoro con chi lo offre. I servizi offerti dai Centri per l’Impiego sono rivolti alle persone in cerca di occupazione (inoccupati e disoccupati) ed alle aziende che offrono lavoro. I Centri per l’Impiego, inoltre, operano in rete con gli altri servizi presenti sul territorio, (Comuni, Centri di Orientamento al Lavoro, Centri di Formazione, Scuole, Università) al fine di programmare politiche attive del lavoro e potenziare la qualità e la quantità dei servizi personalizzati e di accompagnamento.
Per il loro potenziamento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto ministeriale del 22 maggio 2020 con il quale la titolare del Dicastero, Nunzia Catalfo, ha stabilito le “Modifiche al Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro”.
Si delinea, pertanto, l’agenda che il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali aveva tracciato, fin dalle prime settimane del suo insediamento, con l’obiettivo di rafforzare l’azione dei Centri per l’impiego e sostenere con maggiore impulso le politiche attive.
“L’investimento in risorse umane – si legge in un comunicato del Ministero del Lavoro – fatto dal Governo con il Piano di rafforzamento nei servizi per l’impiego porterà a fine 2021 a un incremento di 11.600 operatori, più che raddoppiando l’organico attualmente presente. A fronte di questo storico cambiamento, era quindi necessario accompagnare il processo con appositi investimenti infrastrutturali e sul capitale umano”.
Il Decreto, pertanto, definisce nello specifico le attività finanziabili. Oltre all’adeguamento strumentale e infrastrutturale delle sedi dei Cpi e allo sviluppo del Sistema informativo unitario del lavoro, si punterà sulla formazione degli operatori che si trovano a operare in uno scenario normativo che ne ha accresciuto funzioni e compiti. Le risorse sono anche impiegabili per la costituzione della Rete nazionale degli Osservatori del mercato del lavoro, strumenti fondamentali per la programmazione della politiche che si accompagnano all’Osservatorio nazionale appena istituito. Il Decreto definisce anche le modalità per l’avvio di una campagna di comunicazione coordinata.
Il testo normativo disciplina, infine, il monitoraggio dell’impiego delle risorse assegnate: le Regioni, con cadenza trimestrale, dovranno comunicare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali “relazioni concernenti i flussi finanziari e lo stato di avanzamento delle attività e delle iniziative intraprese in attuazione di quanto previsto dal Piano”.