“È un provvedimento nato in piena emergenza che consente di chiudere regolarmente l’anno scolastico in corso. Il testo è stato migliorato durante l’iter parlamentare grazie al lavoro responsabile della maggioranza di Governo. Con l’obiettivo di mettere al centro gli studenti e garantire qualità dell’istruzione. Ora definiamo le linee guida per settembre, per riportare gli studenti a scuola, in presenza e in sicurezza”. Questo il commento reso dal Ministro Lucia Azzolina in occasione dell’approvazione definitiva da parte della Camera del decreto Scuola, che diventa così legge a pieno titolo. Diverse le misure rilevanti adottate dal provvedimento. In primo luogo, la velocizzazione degli interventi di edilizia scolastica sino al 31 dicembre 2020, da realizzarsi mediante il conferimento a Sindaci e Presidenti delle Province e delle Città metropolitane di poteri commissariali. In altre parole, gli Enti locali avranno uno strumento in più per agire e garantire che gli interventi possano svolgersi rapidamente e in tempi utili per l’avvio del prossimo anno scolastico. Si deve questa facoltà all’introduzione dell’articolo 7-ter, che prevede specifiche deroghe al Codice dei contratti pubblici stabilendo inoltre la condizione risolutiva del contratto, in caso sopravvenga documentazione interdittiva, e disciplinando i casi di occupazione di urgenza ed espropriazione (commi 2 e 3). Previste, infine, ulteriori funzioni a carico dei medesimi amministratori locali (comma 4) in deroga all’art. 32, commi 8, 9, 11 e 12 del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici).
Altre importanti voci della nuova legge riguardano le seguenti materie:
– esami di Stato e valutazione finale degli alunni;
– voti alla scuola primaria;
– più tutele per gli alunni disabili;
– novità per i privatisti che sostengono l’esame a settembre;
– concorso straordinario per i precari;
– graduatorie provinciali digitali per i precari;
– Tavolo sui percorsi abilitanti.