Prosegue l’attività della task force per l’utilizzo delle tecnologie dell’innovazione legate ai dati, istituita nei giorni scorsi dal Ministro per l’innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, in accordo con il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La task force ha valutato 319 proposte di soluzioni tecnologiche per il monitoraggio e 520 per la telemedicina, presentate a fronte della fast call “Innova per l’Italia” aperta dal 24 al 26 marzo e ha fornito due analisi relative sia alla valutazione delle applicazioni di contact tracing sia alla privacy. Nel rispetto della propria autonomia, l’Autorità Garante per la Protezione dei dati personali ha fornito indicazioni sulla tematica di competenza. Il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione e il Ministro della Salute hanno individuato come possibile soluzione tecnologica l’app “Immuni”. Il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19 ha stipulato il contratto di servizio, a titolo gratuito, su scala nazionale, per il sistema “Immuni”.
Il tracciamento dovrà avvenire nel rispetto della normativa nazionale sulla privacy in un quadro di sicurezza e in armonia con la normativa europea e le recenti raccomandazioni della Commissione Europea in materia.
Le linee generali dell’attività di ricognizione e valutazione avviata sulle possibilità di tracciamento sono state illustrate dal Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione nell’audizione del 8 aprile 2020 davanti alla Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati. A seguire gli sviluppi sono stati e saranno in particolare la Presidenza del Consiglio, il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19 e tutti i ministeri interessati. Il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, in coerenza con la propria qualità di ministro senza portafoglio, ha anche in questo caso un ruolo di impulso in ordine alla trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione.
Sin dalla nascita della task force, gli obiettivi sono stati:
- fornire idee che potessero contribuire a fronteggiare la situazione di emergenza sanitaria;
- esprimere una valutazione preliminare sulla possibilità di ricorso a nuovi sistemi di gestione e monitoraggio dell’emergenza;
- suggerire una base di possibili linee guida e principi utili anche in futuro per l’adozione di tecnologie basate sui dati;
- analizzare l’emergenza attuale attraverso l’utilizzo dei dati.
La task force ha affrontato varie tematiche tra le quali:
- analisi e studio di raccolta, conservazione ed elaborazione dei dati relativi all’emergenza in atto sotto il profilo giuridico, economico, sociale, sanitario e ambientale;
- analisi e mappatura delle banche dati di interesse e dei livelli di interoperabilità esistenti;
- analisi del quadro normativo di riferimento nazionale ed europeo in materia di protezione dei dati personali e ricognizione comparativa su soluzioni adottate in altri ordinamenti, nel contesto Ue ed extra Ue;
Com’è noto le attività della task force sono state suddivise in otto sottogruppi con rispettivi campi di studio.
Gruppo 1 – Coordinamento generale delle attività
Coordinato da: Paolo De Rosa
Il gruppo organizza i lavori della task force e coordina l’attività degli altri gruppi collaborando alla definizione degli obiettivi e dando una visione di insieme al lavoro di tutti. Funge da raccordo tra le attività della task force e tutti i soggetti istituzionali e le autorità coinvolti a vario titolo nel suo operato.
Gruppo 2 – Data collection and infrastructure
Coordinato da: Maria Claudia Bodino
Il gruppo raccoglie le richieste di dati necessari allo svolgimento delle attività dei sottogruppi. Ha mappato le banche dati di interesse, in particolare richieste dal gruppo #3 “Impatto economico” e analizza le basi dati pervenute, gestisce e indirizza le comunicazioni con i responsabili di queste. Identifica i dati legati all’emergenza che le amministrazioni pubbliche diffondono in formato aperto. Per quanto riguarda l’attività di analisi e mappatura delle banche dati di interesse e dei livelli di interoperabilità esistenti, ha avviato la mappatura di alcuni flussi di interesse, indicati come prioritari dal Ministro della Salute, legati al consumo dei medicinali e alla disponibilità di dispositivi medici in ambito ospedaliero nelle strutture pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale. Il gruppo si occupa anche di favorire il coinvolgimento delle Regioni, elemento fondamentale e strategico al fine di riuscire ad armonizzare e standardizzare la raccolta dati, oltre che individuare una strategia comune per massimizzare l’interoperabilità delle informazioni e l’individuazione delle necessità.
Gruppo 3 – Impatto economico
Coordinato da: Andrea Roventini
Il gruppo in collaborazione con i membri del gruppo “Big Data & AI for policy” ha elaborato raccomandazioni su come gestire la “fase 2”: far ripartire gradualmente attività economiche e produttive senza pregiudicare la salute e la sicurezza dei cittadini e prevenendo il rischio che l’epidemia risorga. Il gruppo ritiene che la ripresa graduale delle attività con riflessi sull’economia e la sorveglianza epidemiologica vadano affrontate in modo interconnesso ed efficace sull’intero territorio nazionale garantendo la massima sicurezza dei lavoratori. Ciò implica un tracciamento dei contagi effettuato sia attraverso l’esecuzione di test su numerosi abitanti (test del tampone e test sierologici) sia coinvolgendo i cittadini nell’uso di applicazioni.
Gruppo 4 – Web data e impatto socio-economico
Coordinato da: Walter Quattrociocchi
L’attività del gruppo si concentra sull’analisi di varie fonti di dati (Protezione Civile, AGCOM, Facebook, Google Trends, Chatbot Pagine Mediche). Al fine di valutare l’impatto del lockdown su variabili economiche e sociali sul territorio nazionale, a livello provinciale e comunale; sviluppare linee guida e modelli per il peso relativo di diverse variabili (fra cui demografia e mobilità) in diversi possibili scenari di uscita dal lockdown e in collaborazione con l’autorità garante delle comunicazioni (AGCOM). Ancora, monitorare lo spazio e la percezione della pandemia nel Paese. Inoltre produrre metriche in grado di ridurre eventuali distorsioni dei dati ufficiali e mappare i sintomi grazie a chatbot e app a grande diffusione e sperimentare possibili soluzioni per “early detection” di situazioni di possibile allarme.
Gruppo 5 – Teleassistenza medica
Coordinato da: Anna Ceccarelli
Il gruppo ha come obiettivo principale l’individuazione delle migliori App e soluzioni tecnologiche per la sorveglianza attiva dei pazienti Covid-19 in isolamento domiciliare, per una efficace gestione dell’emergenza sanitaria in atto. I componenti del gruppo di lavoro si sono dedicati alla valutazione, in base a requisiti tecnici e operativi minimi indispensabili per soddisfare l’obiettivo, delle proposte pervenute in risposta alla fast call for contribution di tre giorni lanciata nell’ambito dell’iniziativa interministeriale “Innova per l’Italia”, per la parte dedicata alla teleassistenza. Il processo di selezione e valutazione è stato compiuto, su 520 proposte pervenute, da sette esperti. A conclusione di tale processo, è stato redatto un report descrittivo della metodologia adottata, dei punti di riferimento scientifici, tecnici e concettuali utilizzati per valutare le proposte, e dei risultati raggiunti.
Gruppo 6 – Tecnologie per il governo dell’emergenza
Coordinato da: Fidelia Cascini e Paolo De Rosa
L’obiettivo del gruppo è la valutazione di tecnologie per permettere la tutela della salute pubblica insieme al ripristino delle condizioni per le attività economiche e sociali e per la tutela delle libertà e dei dati personali (libertà di circolazione e privacy). Il gruppo ha lavorato prima di tutto alla valutazione dello scenario internazionale, studiando paper e studi scientifici da tutto il mondo, sulle esperienze di applicazione di tecnologie di contact tracing. A valle di questo studio, il gruppo ha definito una serie di requisiti che le tecnologie e le applicazioni devono rispettare per essere adottate nel nostro Paese. Il gruppo si è infine occupato di fare uno screening delle app che hanno partecipato alla fast call del Ministro per l’Innovazione, per valutarne tecnicamente il rispetto dei requisiti individuati.
Gruppo 7 – Big Data & AI for policy
Coordinato da: Dino Pedreschi
Il gruppo lavora a strumenti per politiche basate sui dati, sfruttando tecnologie di big data analytics e intelligenza artificiale. Il gruppo ha incontrato tanti decisori impegnati nell’emergenza (epidemiologi, virologi, infettivologi, manager sanitari, manager di informatica sanitaria) e individuato una serie di raccomandazioni e di iniziative immediatamente “cantierabili” per affrontare le prossime fasi dell’epidemia e permettere la riapertura progressiva della società: potenziare con personale e tecnologie i presidi sanitari sul territorio mettendoli in grado di isolare e contenere tempestivamente catene di contagio e focolai, fornendo dati e modelli per stimare il rischio e l’incidenza della malattia e far avanzare la capacità di diagnosi precoce dei casi a supporto della medicina di prevenzione sul territorio. Il gruppo sta anche lavorando a rendere disponibili i dati clinici e radiologici per mettere al lavoro i centri di ricerca italiani e internazionale allo sviluppo di modelli AI predittivi e esplicativi per il decorso clinico dei pazienti Covid. Tutte le iniziative che proponiamo mettono estrema attenzione alla protezione della privacy dei cittadini e sulla sicurezza informatica.
Gruppo 8 – Profili giuridici della gestione dei dati connessa all’emergenza
Coordinato da: Guido Scorza
Il lavoro del gruppo 8 è focalizzato sulla valutazione dell’impatto delle soluzioni tecnologiche per quanto riguarda il rispetto della privacy e di altri diritti fondamentali. Il gruppo ha interagito con il lavoro di altri gruppi, ad esempio valutando l’impatto sulla privacy delle app e soluzioni tecnologiche oggetto della valutazione dei gruppi 5 e 6, studiandone le dinamiche di funzionamento e le funzionalità e proponendo in alcuni casi dei rimedi adottabili per rendere le app più aderenti alle esigenze normative. Il Gruppo continuerà a fornire il proprio supporto agli altri gruppi di lavoro nell’ambito di propria competenza: privacy e diritti fondamentali.
Fonte: Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione