Il Viminale ha comunicato il consueto aggiornamento quotidiano dei dati sulle verifiche in corso. Non conoscono sosta i controlli da parte delle Forze di polizia, sempre più intensi e stringenti. Il giorno 21 marzo sono state controllate 208.053 persone e 11.068 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 75.362, denunciati 142 esercenti e sospesa l’attività di 20 esercizi commerciali.
Sono pertanto salite a 1.858.697 le persone controllate dall’11 al 21 marzo 2020 per verificare il rispetto delle prescrizioni adottate dal governo per il contenimento del contagio epidemiologico da Covid-19, noto come Coronavirus. 82.041 le persone denunciate ex articolo 650 C. P., 1.943 le denunce ex articolo 495 C. P., 910.023 gli esercizi commerciali controllati e 2.119 i titolari denunciati.
QUI I DATI GIORNALIERI DEI SERVIZI DI CONTROLLO, DALL’11 AL 21 MARZO
Va notato che dal 21 marzo è in vigore l’ordinanza 20 marzo 2020 “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale” firmata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, (Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.73 del 20-03-2020).
L’ordinanza in parola vieta: l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici; di svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. Resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona.
Una serie di divieti che si aggiungono a quelli precedentemente istituiti, di seguito richiamati.
Va ricordato che il 12 marzo con una circolare ai prefetti, sono stati forniti indicazioni sulle nuove e più stringenti misure, efficaci fino al 25 marzo 2020, adottate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020 e finalizzate al contenimento e alla gestione dell’emergenza in atto sull’intero territorio nazionale.
Le misure previste dal dPCM vanno ad aggiungersi a quelle introdotte con i decreti dell’8 marzo e del 9 marzo 2020, che restano efficaci, ove compatibili con le nuove disposizioni, fino al 3 aprile 2020. Viene inoltre precisato che quanto stabilito in tema di spostamenti dal decreto dell’8 marzo si applica anche per quelli all’interno di uno stesso comune, compresi gli spostamenti per il rientro presso la propria abitazione.
Per quanto riguarda le situazioni di necessità, la circolare specifica che gli spostamenti sono consentiti per comprovate esigenze primarie non rinviabili.
Il Ministero dell’Interno ha inoltre aggiornato anche il modello per le autodichiarazioni, con un’integrazione sul divieto assoluto di mobilità per soggetti in quarantena o affetti da COVID-19.
Il nuovo modello di autodichiarazione (dal sito del Ministero dell’Interno)
E’ stato precisato che il modello cartaceo è l’unico valido, non sono pertanto ammesse autodichiarazioni su applicazioni per smartphone.