Si è conclusa l’ultima fase del censimento del patrimonio Ict della Pubblica Amministrazione. Il censimento è stato condotto dall’Agenzia per l’Italia Digitale AgID, che ne ha comunicato gli esiti in una nota, su quasi mille amministrazioni per un totale di 1252 data center censiti.
Si tratta di un campione altamente rappresentativo di tutte le tipologie di PA: dalle PA centrali a quelle locali, passando per Asl e università.
La rilevazione è stata effettuata al fine di acquisire informazioni essenziali per dar vita al processo di razionalizzazione dei data center della PA italiana e di adozione del modello Cloud. Un’azione strategica per la competitività del Paese, poiché consentirà a tutte le amministrazioni di innalzare il livello di sicurezza delle proprie infrastrutture, di offrire servizi più moderni a cittadini e imprese e di tagliare costi superflui valorizzando il proprio ruolo nella transizione digitale.
Il censimento è stato avviato e concluso in conformità con quanto previsto dalla circolare 1/2019 e dal Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica amministrazione.
I risultati del censimento
Dei 1252 data center censiti:
– 35 sono risultati candidabili all’utilizzo da parte del polo strategico nazionale;
– 27 sono stati classificati nel gruppo A;
– i restanti 1190 sono stati classificati nel gruppo B.
L’82% delle PA consultate ha dichiarato di possedere un data center di proprietà, il restante 18% ha detto di affidarsi a data center di terzi.
Dal censimento è emerso che il 13% dei data center è stato realizzato prima del 1996, il 28% tra il ’96 e il 2005, il 46% tra il 2006 e il 2015, il 13% dopo il 2015.
Il 64% dei data center censiti sono stati oggetto di un ultimo intervento di ammodernamento dopo il 2015, mentre il 36% prima del 2015.
In base ai dati raccolti nella rilevazione, oltre il 42% delle PA afferma di aver già adottato servizi Cloud, il 22% di prevederne un prossimo utilizzo, mentre il restante 36% non ne ha ancora previsto l’adozione.
Il programma nazionale di abilitazione al Cloud e il supporto di AgID
Le pubbliche amministrazioni con data center classificati nel gruppo B avvieranno il percorso di migrazione verso il Cloud come definito dal programma nazionale di abilitazione al Cloud.
Nel quadro del programma, è disponibile il catalogo nazionale dei servizi cloud qualificati, in costante aggiornamento e con al momento presenti circa 500 servizi, nell’ambito del quale le Pubbliche amministrazioni hanno la possibilità di informarsi sui servizi Cloud con elevati standard di qualità e orientare così le proprie scelte d’acquisto, tramite le azioni di acquisto previste dal codice degli appalti.
Per chiarimenti e informazioni, AgID mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni un servizio di Helpdesk.
Approfondimenti:
Circolare 1/2019
Piano Triennale
Programma nazionale di abilitazione al Cloud
Allegati
Sintesi rapporto censimento Ict