Il processo di trasformazione urbana all’insegna dell’innovazione smart, in corso ai quattro angoli del pianeta, vede senza dubbio il continente asiatico in pole position. Da Singapore a Hong Kong, da Seoul fino a Tokyo questo paradigma sta informando e orientando gli interventi di governance territoriale di molte città, soprattutto quelle particolarmente affollate, le cui problematiche richiedono da parte delle istituzioni approcci gestionali non tradizionali. Il Giappone, in particolare, appare all’avanguardia in questo trend. Tokio è attualmente in pieno fermento e vanta un indiscutibile primato che verrà rinnovato con la gestione delle Olimpiadi del 2020.
A seguito del disastroso tsunami del 2011, il Governo ha fatto autocritica cambiando strategia di policy e impiegando la tecnologia non più come uno strumento fine a se stesso, bensì come un mezzo potente per soddisfare bisogni ed esigenze della comunità. In altre parole, si è consolidato un approccio human-centric, grazie al quale la tecnologia si mette al servizio della popolazione e non viceversa. Obiettivo, perseguire nel medio e lungo termine la sostenibilità complessiva dell’ecosistema, aree urbane comprese. Di qui l’implementazione dell’esperimento innovativo di Fujisawa Sustainable Smart Town, una realtà situata nella prefettura di Kanagawa, a sud ovest di Tokyo.
Con i suoi attuali 3mila residenti, la città si sostiene sfruttando solamente energia rinnovabile, grazie ai sistemi di monitoraggio e di domotica che consentono una gestione ottimale e intelligente dell’energia in ogni unità abitativa. Tali dispositivi permettono di abbattere drasticamente le emissioni di CO2, tendenzialmente del 70%. I cittadini di Fujisawa hanno inoltre la possibilità di comunicare eventuali problematiche, disservizi o guasti in modo diretto con le Autorità governative, grazie alla piazza centrale della città, nella quale è presente un centro di monitoraggio e controllo sempre attivo. Ma gli abitanti di Fujisawa non sono i soli a essere immersi in un’esperienza di vita che offre soluzioni smart a 360 gradi, perché anche il distretto di Daimaruyu a Tokyo sta sperimentando soluzioni innovative nel campo della Blockchain, un ambito in forte sviluppo che può essere applicato nelle città intelligenti. Se infatti i dati costituiscono la base su cui costruire le infrastrutture e i sistemi di gestione per ogni aspetto della pianificazione urbana come l’energia o la mobilità, è indispensabile garantire che la loro trasmissione avvenga in totale sicurezza, per evitare che le informazioni vengano rubate o vendute in modo illecito. La Blockchain è oggi la tecnologia più promettente per la gestione della sicurezza informatica, tant’è che due delle più grandi multinazionali giapponesi, Fujitsu e Mitsubishi, si sono alleate per contribuire allo sviluppo di questo distretto nel quale lavorano 280mila persone collocate in 4.300 uffici, ristoranti, hotel e in ogni altro servizio.