Una delegazione di Sindaci ha incontrato questa mattina il presidente del Consiglio Conte per discutere di manovra economica al fine di evitare una stretta sulle risorse per i Comuni e per ottenere una semplificazione delle procedure burocratiche e amministrative. L’incontro, sollecitato in una lettera firmata da più sessanta Sindaci, giunge all’indomani dell’assemblea annuale dell’Anci, svoltasi ad Arezzo: durante i lavori sono state raccolte istanze e richieste delle migliaia di amministratori locali presenti. La delegazione era composta dal presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, e dai Sindaci di Roma, Virginia Raggi, di Palermo, Leoluca Orlando, di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, di Perugia, Andrea Romizi, di Imperia, Claudio Scajola, di Novara, Alessandro Canelli, di Benevento Clemente Mastella, di Pesaro, Matteo Ricci, di Cerignale, Massimo Castelli, di Tremezzina, Mauro Guerra, di Chiuduno, Stefano Locatelli, di Senigallia, Maurizio Mangialardi, e dal sindaco di Valdengo e vicepresidente vicario dell’Anci, Roberto Pella.
“Siamo riusciti a neutralizzare quasi completamente l’effetto di due fondi di garanzia e abbiamo ottenuto anche delle risorse in più rispetto all’anno scorso: 100 di quei 560 milioni di euro del taglio imposto nel 2014 e scaduto nel 2018. Ci arrivano già quest’anno, con la manovra all’esame del parlamento”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Anci e Sindaco di Bari, Antonio Decaro, al termine dell’incontro. Decaro ha ribadito l’importanza del recupero di risorse fondamentali per le comunità locali. “Parliamo di risorse in più – ha precisato – che possiamo mettere a disposizione dei nostri cittadini e che mancavano da cinque anni. L’impegno del Governo è quello di recuperare tutti e 564 milioni nei prossimi tre anni. In queste ore con un tavolo tecnico decideremo come fare”. Quindi ha tirato un bilancio: “Per i Comuni questa resta una legge di bilancio in chiaroscuro, ma considerato lo spazio di manovra molto stretto per evitare l’aumento dell’Iva, siamo abbastanza soddisfatti”.
Aperture si sono registrate anche sul fronte delle indennità dei Sindaci dei Piccoli comuni “Durante la riunione abbiamo affrontato e ottenuto rassicurazioni anche riguardo alle indennità dei Sindaci che guidano i piccoli Comuni. Indennità davvero irrisorie, in molti casi minori per entità del reddito di cittadinanza. E che evidentemente non ripaga, ma che quasi offende la dignità, di Sindaci garanti davanti alle loro pur piccole comunità di responsabilità molto serie e gravose. Un esempio, proprio di queste ore, è l’ondata di maltempo che ha travolto il Nord e la Liguria in particolare. Un altro esempio che si ripete da tempo è la difficoltà di trovare candidati alle elezioni proprio nei Comuni più piccoli. Circostanza, questa, che espone a un rischio la democrazia stessa. Avere ottenuto la disponibilità economica, già nella legge di bilancio, per innalzare le indennità di questi Sindaci valorosi è una grande vittoria che abbiamo conseguito”. E’ quanto dichiarano Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci, e Massimo Castelli, coordinatore della Consulta dei piccoli Comuni della Associazione.