Segui la diretta streaming dei lavori della XXXVI Assemblea annuale di Anci.
Apertura dei lavori
Presiede ENZO BIANCO, Presidente Consiglio Nazionale ANCI
Saluti istituzionali:
MATTEO BIFFONI, Sindaco di Prato e Presidente ANCI Toscana
SILVIA CHIASSAI MARTINI, Presidente Provincia di Arezzo
ALESSANDRO GHINELLI, Sindaco di Arezzo
ENRICO ROSSI, Presidente Regione Toscana
Relazione del Presidente ANCI, ANTONIO DECARO
Ascoltare, decidere, migliorare. Queste le parole che fanno da filo conduttore alla XXXVI Assemblea nazionale dell’Anci in corso ad Arezzo che si è aperta, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il discorso del presidente del Consiglio nazionale dell’Associazione Enzo Bianco, riconfermato nel suo ruolo.
“E’ ormai chiaro che gli oltre 7900 sindaci d’Italia rappresentano il baluardo della tenuta democratica del nostro paese. A noi i cittadini affidano le loro richieste, speranze ma anche grandi e piccole idee. Il mio appello oggi – signor Presidente della Repubblica – è: dateci fiducia, date fiducia ai sindaci mettendoci nelle condizioni di lavorare bene. Sono necessarie regole chiare, semplici e certe”. Così Matteo Biffoni, sindaco di Prato e presidente Anci Toscana è intervenuto in apertura dei lavori dell’Assemblea di Anci.
“Noi sindaci – ha proseguito Biffoni – non siamo costretti ad indossare la fascia tricolore, lo facciamo per passione, ogni giorno ci impegniamo per rendere le nostre città migliori. E abbiamo grandi responsabili civili e penali, penso ai tanti sindaci impegnati sui territori per fronteggiare le emergenze”.
Biffoni ha poi posto l’accento sulla necessità di “liberare” risorse per i sindaci perché possano essere spese per garantire servizi e tutelare diritti fondamentali dei cittadini. “Lasciateci investire risorse che riteniamo più utili per i nostri territori. Signor Presidente ci aiuti a realizzare il sogno dei sindaci: tempi certi e norme chiare per il futuro del nostro paese”.
Tutela di diritti e garanzia di servizi per i cittadini sono stati anche i punti fondamentali sottolineati dalla presidente della provincia di Arezzo, Silvia Chiassai Martini. “Per me è un onore darvi il benvenuto oggi ad Arezzo – una delle 59 province più antiche d’Italia. La storia del nostro paese affonda le sue radici anche nelle province. Impegnate nell’assicurare ai cittadini pari diritti e accesso ai servizi. In momenti di crisi abbiamo sentito sempre vicina la sua presenza, signor Presidente, importante per continuare a presidiare funzioni fondamentali sui territori che impattano sui diritti dei cittadini: come l’istruzione e la mobilità. Finalmente nella legge bilancio 2020 sono previste delle risorse per le province ma – ha sottolineato Chiassai Martini – sono ancora insufficienti. Con la revisione del Tuel ci aspettiamo importanti modifiche della governance delle province per ridare piena funzionalità agli enti”. Collaborare per compiere scelte coraggiose per il paese, è il punto da cui partire secondo il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli che ha richiamato l’attenzione proprio sullo spirito di comunità e sul ruolo degli amministratori locali per garantire la coesione sociale del paese.
“L’Italia dei municipi è quella del fare, della prossimità e delle scelte coraggiose non più rinviabili come la questione ambientale. Non è più tempo di ‘rifugi ideologici’, ma di una politica che veda i sindaci come protagonisti di un nuovo progetto per il paese. I sindaci quotidianamente antepongono a logiche di parte quelle della propria comunità. Siamo mescolati in una prossimità fisica con i nostri cittadini. La politica tutta impari il senso di responsabilità e di umilità dei sindaci. Questo è il modo di fare politica: ascoltando, decidendo, migliorando”.
A fare eco all’intervento del sindaco di Arezzo, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi che ha parlato della necessità di un ripensamento della struttura istituzionale del nostro paese puntando su un federalismo della collaborazione. “I Comuni sono la prima cellula dello Stato, hanno la responsabilità di rispondere in prima istanza ai cittadini. La Regione ha invece un ruolo di programmazione, di raccordo. Abbiamo bisogno di agire in un’ottica di programmazione su temi quali l’emergenza ambientale e la salute su cui i sindaci hanno il diritto e il dovere di essere ascoltati. Dobbiamo diventare classe dirigente per dare il nostro contributo per un futuro migliore del nostro paese”.
Fonte: ANCI