“Un genovese su due lavora nella blue economy. Le attività legate al settore marittimo in città impiegano 110 mila persone su un totale di 240 mila occupati complessivi. Su questo dobbiamo puntare, vogliamo diventare i numeri uno”. Queste le parole del sindaco di Genova Marco Bucci all’apertura del Blue Economy Summit, evento organizzato dal Comune di Genova. “Oggi si inizia davvero a sentire parlare di blue economy, dobbiamo pensare in questi termini. Alle navi, a chi le costruisce e le gestisce, ma anche al diporto, ai servizi per i maxiyacht su cui Genova sta investendo molto”.
Senza dimenticare le crociere: “I tre porti liguri, Genova, Savona e La Spezia, hanno raggiunto i 3 mln di passeggeri superando il Lazio, dove si trova Civitavecchia, porto utilizzato per visitare Roma”. I numeri della blue economy a Genova “sono incredibili” ha detto Bucci secondo il quale la sfida deve essere quella di “mettere insieme tutto quello che ruota attorno al mare per poter sviluppare ancora queste attività in futuro”.
Il porto di Genova, il suo mare e tutto ciò che a essi è collegato: è iniziata lunedì mattina alle 9 nel Salone di Rappresentanza di Tursi la seconda edizione del Blue Economy Summit, della manifestazione che attraverso convegni, workshop e visite tecniche esplora l’economia del mare.
Il primo appuntamento della tre giorni è stato dedicato all’analisi dei progetti di riconversione delle aree e degli immobili del quartiere fieristico e dei padiglioni della darsena partendo dal disegno dell’archistar Renzo Piano. Si passerà poi a parlare di turismo crocieristico, evoluzione tecnologica e nuove professioni legati all’economia del mare.