Da Venezia ai Sassi di Matera passando per Milano, Firenze, Torino, Napoli, Bologna, Verona, Genova e Pisa, ma la regina incontrastata rimane sempre Roma.
Le città d’arte italiane migliorano le loro perfomance nell’attirare turisti. La crescita nel 2018 ha registrato un sostenuto aumento degli arrivi rispetto all’anno precedente, 44,4 milioni, 600 mila in più del 2017. Le presenze sono passate da 110 milioni a 113,4 milioni. Si rileva inoltre che presenze complessive in Italia siano state, nel 2018, 430 milioni. A fare i calcoli è il Centro Studi turistici di Firenze in occasione della presentazione della 23/a Borsa delle 100 città d’arte, organizzata da Confesercenti e Assoturismo con il sostegno di Enit e Apt Emilia Romagna ed il patrocinio del Mibac e del Mipaaft, che quest’anno si terrà a Bologna dal 30 maggio al 1 giugno e sarà anticipata da un convegno a Pisa il 7 maggio sul turismo Slow.
Quasi tre turisti ‘culturali’ su quattro si concentrano nelle mete più conosciute: le prime 10 città d’arte d’Italia – Roma, Milano, Firenze, Venezia, Torino, Napoli, Bologna, Verona, Genova e Pisa – totalizzano oltre 84 milioni di presenze su 113,4 milioni. La Capitale si conferma al top con 15,2 milioni di arrivi e 36,6 milioni di pernottamenti, con una crescita di 1,1 milioni sull’anno precedente e per una media di 2,4 notti a visitatore.
A trainare sono i turisti stranieri, che contano per il 64% delle presenze e rimangono in media, 2,6 notti.
Anche Matera, Capitale della Cultura europea, continua a raccogliere i suoi frutti con un aumento boom del 176% delle presenze negli ultimi sette anni, dovuto soprattutto alla domanda straniera (+216%).
Ma il 2018 è stato anche l’anno dei borghi, negli oltre 5.500 paesini in Italia sono state registrati 22,8 milioni di arrivi e 95,3 milioni di presenze, per una spesa turistica complessiva stimata in circa 8,8 miliardi di euro, di cui il 57,3% dovuta a turisti stranieri. Anche in questo caso sono proprio i visitatori che vengono dall’estero a dare il maggior contributo alla crescita, poichè le presenze turistiche di stranieri nei borghi sono salite del 31,5% tra il 2010 ed il 2018.
L’incremento si registra anche nelle attività ricettive: tra il 2010 e il 2018 sono aumentate di 32 mila unità, per un incremento del 126%. Nello stesso periodo, i posti letto disponibili sono cresciuti del 25% (+196mila), trainati dall’offerta extralberghiera nelle città d’interesse storico ed artistico. Attualmente il 54,5% dei posti letto è nel circuito extralberghiero, nel 2010 si attestava al 45,4%. La crescita di arrivi e presenze nelle città d’arte va di pari passo con la crescita dei visitatori nei musei, monumenti e aree archeologiche statali. Nel 2018 sono aumentati di oltre 5 milioni, raggiungendo la quota record di 55,5 milioni.