“I Comuni ritengono necessario poter disporre, finalmente, di un Codice della strada rivisitato nella parte dei centri urbani in un testo che riesca a regolare i principi fondanti sulla mobilità e i trasporti, coordinandolo con le regole che disciplinano tutti i settori che interessano le città. Ma il testo deve avere una visione complessiva, passando dalla sperimentazione sul campo a una vera e propria strategia della mobilità sostenibile”. Questa in sintesi la posizione sostenuta dall’Anci che è stata ascoltata in audizione davanti alla Commissione Trasporti della Camera, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge sulle modifiche al Codice della strada. A rappresentare il punto di vista dell’Associazione erano presenti gli assessori alla Mobilità del Comune di Roma, Linda Meleo, e del Comune di Bologna, Irene Priolo.
“Abbiamo portato all’attenzione dei commissari due temi essenziali per gestire al meglio le nostre città – ha affermato Meleo – Da un lato, la sicurezza sulle nostre strade che necessita di un forte intervento, alla luce del tasso di incidentalità che resta elevato, richiedendo l’introduzione di misure infrastrutturali come la giusta regolamentazione dei dossi, degli attraversamenti pedonali rialzati e della gestione dei semafori, anche con l’impiego delle nuove tecnologie”. In secondo luogo, Meleo ha raccomandato che “non bisogna dimenticare il tema della formazione da svolgere a partire dalle scuole e delle sanzioni necessarie a disincentivare i comportamenti scorretti da parte dei cittadini”.
Altro tema sollevato dall’assessore capitolino alla Mobilità è stato quello della corretta gestione delle politiche sull’utilizzo degli spazi pubblici. “Il ripensamento degli spazi è importante non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche in termini di Mobilità – ha spiegato e ha sottolineato la necessità di una “corretta gestione della sosta e della lotta alla sosta selvaggia, ma anche la necessità di garantire stalli dedicati ai disabili oppure allo scarico merci”. Infine, Meleo ha ribadito l’importanza di misure mirate al tema della ciclabilità urbana che “sta diventando sempre più la vera forma di mobilità sostenibile delle nostre città”.
Per parte sua, l’assessore Priolo si è augurata che il prosieguo del dibattito parlamentare porti a un testo quanto più condiviso dai Comuni. “Alcune modifiche che sono state fin qui introdotte sono condivisibili, ma – ha affermato – è necessario che il Parlamento definisca in maniera più compiuta il disegno della mobilità sostenibile che vogliamo introdurre e che non ci siano solo richiami puntuali senza un senso compiuto. Come Comuni siamo molto impegnati sul tema della mobilità sostenibile e per questo abbiamo bisogno che ci sia una strategia nazionale. Peraltro i Comuni sono gli enti più esposti a possibili situazioni di conflittualità che derivano da un sistema normativo poco integrato”, ha concluso preannunciando l’invio da parte dell’Associazione di un documento puntuale con alcune proposte di modifica.