La nuova governance dell’innovazione è territoriale e mira allo sviluppo di poli di competenza come hub di risorse per razionalizzare il fabbisogno tecnologico degli enti locali e avviare processi di procurement. Questo l’orizzonte cui tendere. Come arrivarci? Su percorsi e soluzioni si cimenterà il convegno organizzato da FPA in collaborazione con A2A Smart City l’11 febbraio presso il Museo Mille Miglia di Brescia. Tra i promotori dell’iniziativa anche la Provincia di Brescia, che coglie l’occasione per presentare il progetto avviato nel 2018 insieme a ventotto Comuni. Obiettivo, realizzare un’infrastruttura digitale, replicabile e di facile implementazione, per erogare servizi smart su tutto il territorio in grado di adattarsi al contesto e alle caratteristiche dei singoli Comuni, ma assicurando sempre uno standard qualitativo omogeneo agli abitanti del territorio di riferimento. Tutto ciò sulla base di una progettualità complessa e sofisticata che, di conseguenza, richiede investimenti importanti e competenze professionali elevate, difficilmente rintracciabili in tutti gli enti locali italiani, specialmente in quelli più piccoli. Di qui la necessità di attivare poli di competenza a livello di area vasta, costituiti intorno a un ente capofila (il Capoluogo di provincia, la Città Metropolitana, ecc.). La centralizzazione in tal senso consente lo sfruttamento di economie di scala e la fruizione di ogni miglioramento evolutivo, inteso come best practice, apportato da ciascun membro della community. Non a caso, il convegno s’intitola “Dalla smart city alla smart land: governance, competenze e tecnologie abilitanti per la crescita dei territori “.