Siamo al rush finale della raccolta firme per la proposta di legge d’iniziativa popolare per l’introduzione della educazione alla cittadinanza nelle scuole di ogni ordine e grado.
I Comuni hanno avviato delle vere e proprie task force perché non vada persa neppure una firma, giacché ogni firma già autenticata va accompagnata dal certificato elettorale che va prodotto dal Comune di residenza del firmatario.
Insomma, in questa settimana il lavoro degli uffici comunali sarà fondamentale per non vanificare tutti gli sforzi messi in campo dalle diverse realtà confederative, istituzionali e associative.
A Roma, fino al 23 dicembre nel cuore della città, in Piazza Navona, l’Anci e il Comune di Roma hanno allestito uno stand per la raccolta firme, aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00, per raggiungere l’obiettivo delle 50mila firme.
L’entusiasmo e la partecipazione che si sono registrati in questi giorni hanno trovato un esemplare capofila nel Comune di Bergamo che domenica 16 dicembre ha raccolto oltre 500 firme in una sola giornata grazie ai molteplici eventi ludici e sportivi sul territorio.
Una piccola, grande rivoluzione quella che tanti sindaci e amministratori locali stanno portando avanti nelle proprie comunità: inserire l’educazione alla cittadinanza come materia di studio autonoma nelle scuole di ogni ordine e grado per formare cittadini responsabili, solidali e consapevoli di diritti e doveri. Una iniziativa che punta a recuperare il senso di appartenenza alla propria comunità, per imparare a prendersi cura degli spazi comuni e ad avere rispetto dell’altro contro ogni forma di pregiudizio e violenza. Non solo lo studio della Costituzione, i ragazzi potranno apprendere anche i principi fondamentali dell’educazione alimentare, digitale e ambientale con particolare attenzione ai principi dell’uguaglianza e della legalità.