Sono quasi ottomila i migranti trasferiti in Sardegna dal giugno 2014 a dicembre 2015, di cui 5.414 solo lo scorso anno, mentre sono rimasti sul territorio (sempre al 31 dicembre) 2.845 profughi ospitati nelle 85 strutture presenti in tutta la regione, 193 i posti ancora disponibili.
Sono alcuni dei dati forniti ieri mattina nel corso del Tavolo di coordinamento regionale sui flussi migratori. Un incontro a cui hanno preso parte i rappresentati dei Comuni, il presidente dell’Anci, gli esponenti delle forze dell’ordine e della magistratura e tutti gli enti coinvolti.
Molti i punti all’ordine del giorno, tra questi l’accoglienza dei minori non accompagnati e l’individuazione dell’Hub regionale dopo la chiusura del Cpsa-Cara di Elmas. Al momento rimane in piedi come unica ipotesi quella dell’ex scuola di polizia penitenziaria di Monastir, alle porte di Cagliari.
“È un momento importante di programmazione – ha sottolineato il prefetto Giuliana Perrotta – le Prefetture di tutta Italia stanno avviando i bandi per l’accoglienza, le quote previste per la Sardegna sono rimaste invariate: il 2,98% per circa 2.500 ospiti. In fase di programmazione c’è l’istituzione dell’Hub regionale a cui si è aggiunta la criticità della chiusura del Cpsa-Cara di Elmas. Stiamo cercando di individuare con urgenza un nuovo centro”.
In pole la struttura di Monastir. “C’è stata una interlocuzione con il sindaco – ha spiegato il prefetto – che si è dichiarato disponibile seguendo un percorso concordato. Abbiamo anche intenzione di regolare l’attività di sbarco in porto con l’individuazione di una struttura permanente”.