Tutti intorno ai sindaci. Da Giulia Bongiorno, a Giovanni Malagò, passando per Massimo Tononi e Andrea Riffeser Monti, gli ospiti più attesi della seconda giornata dell’Assemblea Nazionale Anci hanno ribadito in più occasioni la centralità istituzionale e l’importanza del ruolo dei primi cittadini di tutt’Italia. Nella tarda mattinata il ministro per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno, intervenendo a margine di un incontro sul mondo giovanile ha riconosciuto le istanze dei sindaci che chiedono più autonomia, soprattutto in termini di assunzioni pubbliche ma ha annunciato di essere pronta a concedere risorse “solo ai Comuni più virtuosi che possono vantare bilanci in regola”.
Bongiorno ha poi ribadito davanti alla platea dei primi cittadini di voler rivedere il sistema di concorsi pubblici “che andrebbero riformati e resi più selettivi”. Poco prima il vice ministro dell’Economia Laura Castelli, aveva aperto alla possibilità di un confronto in Viminale tra i primi cittadini e il ministro sul tema dell’accoglienza. “Sulla situazione degli Sprar il Parlamento ha sensibilità diverse su questo tema sarà necessario un confronto costruttivo con il Viminale e sono a disposizione anche io ad un confronto”. Nel primo pomeriggio, Massimo Tononi, presidente della Cassa Depositi e Prestiti ha dichiarato che la priorità assoluta dell’ente è quella di “favorire e incrementare lo sviluppo sostenibile dell’Italia anche con il contributo degli enti locali” e che i sindaci “devono essere in prima linea su questo fronte”.
Andrea Riffeser Monti, Presidente della Federazione Italiana degli Editori, ha rassicurato i sindaci, che “troveranno sempre una sponda favorevole negli editori e nei giornali quando si tratterà di veicolare a mezzo stampa importanti iniziative di civilizzazione come la proposta di legge popolare volta a introdurre nelle scuole l’obbligo dell’insegnamento di Educazione Civica”, anche alla luce dell’accordo stipulato tra Anci e Fieg a favore del rilancio e del radicamento delle edicole nei centri cittadini. Nella prima mattinata il segretario generale Uil Carmelo Barbagallo aveva lanciato invece un allarme sulla difficile situazione dei lavoratori nel meridione, ricordando all’Assemblea che “le percentuali di disoccupazione giovanile in certe aree circoscritte del sud Italia sono impietose – e arrivano in certe aree a toccare il 75%”.
A Barbagallo aveva risposto il vice presidente di Anci e sindaco di Chieti Umberto Di Primio. “I sindaci rappresentano un presidio di ascolto diretto dei cittadini – ha commentato – e per quanto riguarda il tema del lavoro, noi dobbiamo essere i facilitatori delle imprese a svilupparsi sul territorio di riferimento. Ma non possiamo svolgere il ruolo di collocatori dei lavoratori”. A ribadire la necessità di un impegno attivo dei sindaci sul territorio a beneficio di tutto il Paese, è stato anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. “Lo sport è fondamentale nella vita dei cittadini – ha detto – ma per favorirne la diffusione bisogna investire sulle strutture e con i sindaci si deve lavorare fianco a fianco su questo fronte. Inutile dire che Il dialogo tra Coni ed Anci sia imprescindibile”.