Stato di salute e prospettive di sviluppo del partenariato pubblico privato, i temi al centro del convegno “La dimensione nazionale e comunale del Partenariato Pubblico Privato”, organizzato dalla Fondazione Ifel in collaborazione con Cresme Europa Servizi, che si è tenuto a Roma presso la biblioteca del Senato. Ha aperto i lavori il direttore Pierciro Galeone, fissando le coordinate principali del dibattito che ha avuto come oggetto dati e analisi contenuti nella seconda edizione 2018 del rapporto centrato proprio sulle caratteristiche e le dinamiche evolutive del mercato degli investimenti locali effettuati con questa modalità operativa innovativa. Ha fatto seguito l’intervento di Lorenzo Bellicini – direttore del Cresme Europa Servizi – che ha illustrato positività e criticità del modello, così come si sono manifestate dal 2002 sino ai giorni nostri, evidenziando che in 16 anni il PPP è diventato un mercato importante per il nostro Paese: circa 32mila procedimenti in corso (gare aggiudicate e gare in corso) dell’importo complessivo di 93 miliardi di euro. Ciò nonostante la carenza di risorse e la permanenza di “diversi fattori limitanti” che hanno rallentato l’azione delle stazioni appaltanti, per non parlare delle “difficoltà” normative connesse all’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici. Dei Comuni in qualità di committenti dei bandi di PPP ha parlato, invece, Walter Tortorella – responsabile del Dipartimento Studi Economia territoriale Ifel – che ha spiegato cause e motivazioni della caduta del numero degli importi dei bandi di gara pubblicati dai Comuni per la realizzazione dei bandi di gara nel decennio 2002-2012. Avvertendo, però che da 2014 si assiste a una timida ripresa del mercato delle opere pubbliche dei Comuni, la quale però torna a crescere sensibilmente nei tre anni successivi con 6500 bandi in media l’anno e 11 miliardi di valore.
Alle dettagliate relazioni si è poi aggiunta una tavola rotonda che ha visto la partecipazione, fra gli altri, di autorevoli esponenti del mondo accademico – Marco Niccolai dell’Università di Brescia – e istituzionale – Renato Loiero, direttore Servizio Bilancio del Senato – Antonio Caponnetto – Direttore generale dell’Agenzia per la Coesione territoriale – e Simona Camerano – responsabile del Servizio ricerca e studi della Cassa depositi e prestiti. Di particolare interesse l’intervento di Angelo Rughetti che ha annunciato la costituzione dell’Osservatorio sugli investimenti comunali da parte di Ifel, con l’obiettivo di dare supporto informativo e operativo agli enti locali nel loro ricorso al PPP come strumento innovativo di rilancio degli investimenti al livello territoriale, curando soprattutto l’aspetto dell’utilità sociale delle opere da realizzare e non soltanto il calcolo dei costi/benefici economici che da esse possono e devono derivare.
Guido Castelli, presidente Ifel – ha chiuso questa importante giornata di riflessione e dibattito riepilogando tutti i temi trattati dai precedenti relatori e ponendo l’accento sulle misure da porre in essere per supportare i Comuni in questa materia, a cominciare dalla formazione del personale che deve misurarsi con normative e problematiche complesse quando maneggia il partenariato pubblico privato, senza trascurare gli aspetti procedurali da omologare e standardizzare a livello nazionale, magari mutuando esperienze e buone prassi attinte a livello europeo e internazionale.