Ad oggi sono 2.877.628 i cittadini che hanno deciso di dichiarare da soli i propri redditi senza ricorrere ai Caf o agli studi dei commercialisti.
In cima alla classifica delle regioni troviamo la Lombardia, con quasi 700mila invii, subito dopo troviamo il Lazio (339.680 invii, +21%), quindi il Veneto (308.730 invii, +17%), il Piemonte (263.555 invii, +17%), l’Emilia Romagna (189.038 invii, +18%), la Toscana (167.588 invii, +20%) e la Campania (164.727 invii, +27%).
Dei 2,9 milioni di dichiarazioni, circa 143mila sono modelli Redditi e 2,7 milioni sono 730, di cui oltre mezzo milione (per l’esattezza 529mila) sono stati accettati senza apportare modifiche ai dati proposti dal Fisco (+50%). L’operazione precompilata si è conclusa con 2,4 milioni di dichiarazioni spedite dai contribuenti attraverso il servizio web messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
La maggior parte dei 730 restituiti in modalità “fai da te” arriva da cittadini di età compresa tra 41 e 50 anni (574mila, +8% rispetto all’anno scorso), seguiti da quelli spediti dalla fascia di età immediatamente successiva, tra 51 e 60 anni (529mila invii, +13%) e dai sessantenni (452mila, +12%). A seguire i trentenni (423mila invii, +11%).
Un bel passo in avanti anche per quanto riguarda le dichiarazioni inviate dai giovani di età compresa tra 19 e 25 anni, che con 82mila invii fanno registrare un + 89% rispetto al 2017. Ma un dato consistente è anche costituito dai 314mila cittadini di età compresa tra 71 e 80 anni che hanno spedito per proprio conto la dichiarazione (+19%).
Più che triplicato rispetto all’anno scorso, infine, il numero di utenti che hanno gestito la pratica tramite Spid, la chiave unica di accesso alla Pa (226mila nel 2018). Negli altri casi l’accesso è avvenuto attraverso Fisconline con le credenziali Inps.