Identificare le parti più fragili dei monumenti o quelle deteriorate di un affresco, per metterle in sicurezza prima che si verifichino scosse sismiche. E’ oggi possibile grazie a sofisticate applicazioni. Una sorprendente tecnologia chiamata “moto magnificato”, utilizzata dall’Enea per la prima volta al mondo sul patrimonio culturale, è infatti in grado di prevedere il comportamento degli edifici o delle strutture, prima di un terremoto. In pratica, amplificando i piccoli movimenti presenti nei video delle vibrazioni indotte dai movimenti tellurici naturali come il vento, il traffico le vibrazioni, questa innovazione consente di rendere ben visibili gli spostamenti dell’oggetto analizzato, con un dettaglio di pochi millesimi di millimetro.
Sviluppata dal Mit di Boston per applicazioni in campo medicale e della security, l’Enea ha utilizzato questa tecnologia per il monitoraggio e la prevenzione sismica del patrimonio culturale, in abbinamento con le tavole vibranti del Centro ricerche Casaccia e il sistema 3DVision di acquisizione dati. I test sono condotti sia sul campo per individuare le porzioni strutturali a rischio crollo o distacco, sia in laboratorio per sperimentare tecnologie di miglioramento sismico, di rinforzo strutturale del patrimonio edilizio e di conservazione dei beni culturali.
“All’Enea siamo in grado di abbinare a questa tecnologia, l’analisi quantitativa dei valori di frequenza, ottenendo una vera e propria diagnosi strutturale dell’elemento analizzato. In pratica l’analisi visiva dei video di moto magnificato suggerisce quali parti dell’edificio si muovono in modo più evidente quando sono sollecitate da deboli vibrazioni generate dal traffico, dal vento, da un treno e così via”, ha spiegato Vincenzo Fioriti del laboratorio Tecnologie per l’innovazione sostenibile dell’Enea. Il grado di amplificazione dipende dal rumore presente nel video digitale da magnificare, cioè dai moti relativi tra i pixel dei filmati e dal numero di frame per secondo”.
Il campo di applicazione del “moto magnificato” è molto vasto: prevenzione dei guasti
meccanici nei motori; monitoraggio di parametri fisiologici (ad esempio il battito cardiaco); analisi delle cellule; attività “intelligence” e di sicurezza attraverso l’analisi delle espressioni facciali e vocali. Questa innovazione, infatti, consente di ricostruire le frasi pronunciate da persone sulla base dei movimenti degli oggetti situati nei paraggi (fogli di carta, contenitori, bicchieri) e “azionati” anche dalla sola emissione della voce.
“Grazie a questa tecnologia innovativa l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile è in grado di programmare gli interventi preventivi sulle porzioni di muratura maggiormente degradate prima dell’evento sismico e proporre un’offerta tecnologica e diagnostica unica al mondo nei progetti Pon e Horizon 2020, nei settori della prevenzione e sicurezza sismica”, ha sottolineato Gerardo De Canio, responsabile del laboratorio Tecnologie per l’innovazione sostenibile. “Siamo infatti in grado di effettuare il monitoraggio delle vibrazioni ambientali e l’identificazione dinamica dei monumenti, di condurre indagini ‘non distruttive’ sui materiali strutturali, ma anche di adottare tecniche integrate che prevedono il confronto tra moto magnificato ed immagini termografiche e tra risultati di tomografia sonica e prove meccaniche”.