Presentata a Firenze un’apparecchiatura in grado di analizzare le condizioni del manto stradale fino a oltre un metro di profondità, compiendo 4 mila scansioni al secondo.
L’attrezzatura è montata su un tir che mentre procede, su ogni tipo di carreggiata anche a 100 chilometri l’ora, attraverso dei sensori laser analizza le variazioni infinitesimali che si verificano al passaggio del mezzo. I dati raccolti costituiscono una mappatura della rete viaria e, con un costo di pochi euro a chilometro, permettono la pianificazione gli interventi di manutenzione.
Questa la novità, per la prima volta in Italia, sarà presto sperimentata sulle strade fiorentine.
L’iniziativa nasce da un progetto di ricerca tra l’azienda danese Dynatest, le città di Firenze e Copenaghen, con l’Università di Pisa e l’Università tecnica della Danimarca.
“Dal monitoraggio – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici di Palazzo Vecchio, Stefano Giorgetti – ci aspettiamo di capire bene qual è lo stato di salute delle strade. Ora siamo in un periodo di emergenza, legato al clima dei mesi scorsi, e stiamo realizzando quasi 70 chilometri di riasfaltature per un investimento di circa 20 milioni di euro, ma è importante fare una programmazione che esca dall’emergenza. Da settembre avremo il nuovo servizio di Global service su tutti i 1.150 chilometri di strade fiorentine e questo tipo di indagine risulterà molto importante”. Sulla stessa linea l’assessore regionale alle infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli Ceccarelli, secondo il quale “poter applicare questa tecnologia alle strade provinciali e regionali potrà far risparmiare risorse e soprattutto indirizzarle nel modo migliore”.