“E’ una giornata di valenza storica per il futuro digitale dell’Umbria, poiché segna l’avvio dei cantieri che entro il 2020 porterà la connettività ulltraveloce in tutte le case, le aziende e le sedi della pubblica amministrazione dell’Umbria, con una risposta di qualità per i cittadini e per le imprese, in termini di servizi e di competitività”. È quanto hanno sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e il vicepresidente della Regione con delega alle Infrastrutture tecnologiche e diffusione banda larga, Fabio Paparelli, intervenuti a Castel Giorgio all’evento inaugurale dell’apertura del primo cantiere del Piano regionale per la Banda Ultra Larga, riservato alle “aree bianche” del territorio regionale, quelle cioè a considerate a “fallimento di mercato”. Ne dà conto l’Ufficio stampa della Regione Umbria in una nota.
“Una giornata importante, di festa, per Castel Giorgio e per l’Umbria intera – ha rilevato la presidente Marini – Siamo giunti all”ultimo miglio’ di una programmazione che dal 2006 ci vede impegnati a dotare una regione interna come l’Umbria, con tanti piccoli borghi, una popolazione di 900mila abitanti, di una infrastruttura tecnologica pubblica che ci rende non più marginali. Sulla banda ultra larga investiamo circa 56 milioni di euro, con grandi risultati per cittadini e imprese. Basti pensare alle opportunità che derivano dai servizi digitali della pubblica amministrazione, ad esempio in materia di sanità, con un innalzamento degli standard di qualità della risposta e dell’accesso ai servizi”.
“L’Umbria – ha ricordato il vicepresidente Paparelli – è sempre stata molto attenta al fenomeno ‘Digitale’. Ne sono prova gli sforzi prodotti sin dal 2006 per realizzare la propria rete pubblica in fibra ottica, con 700 km costituiti da due dorsali che la percorrono da nord a sud e da 5 reti cittadine che interessano le città principali, e le risorse individuate dall’ultimo Piano telematico 2014-2016, redatto prima del Piano Nazionale Banda Ultra Larga”.
La ReRU (Rete Regionale Umbra “oggi è una realtà che vede già dal 2016 collegate circa 100 sedi tra cui quelle degli uffici regionali e delle agenzie, tutti gli ospedali e le sedi principali delle Usl, 15 Comuni e 39 istituti scolastici”.
“Le autostrade informatiche – ha aggiunto – rappresentano il futuro del nostro sviluppo. Con il Piano regionale per la Banda Ultra Larga completeremo la grande opera che abbiamo iniziato, portando a termine uno degli obiettivi strategici di questa legislatura: la connettività in tutte le case, le sedi pubbliche e in tutte le aree industriali dell’Umbria, per collegarci con il mondo e con i mercati. Di pari passo all’infrastrutturazione del territorio regionale, abbiamo attivato un processo di alfabetizzazione digitale, con l’apertura di Digipass, luoghi aperti ai giovani ma soprattutto ai cittadini con difficoltà di accesso ai servizi digitali”.
Di occasione “storica, come dopo l’arrivo dell’elettricità e del telefono” ha parlato il direttore generale di Infratel, Salvo Lombardo: “La fibra ottica fa la differenza” ha sottolineato anche l’amministratore unico di Umbria Digitale, Stefano Bigaroni. “La fibra – ha detto a sua volta il sindaco Andrea Garbini – rappresenterà il futuro e sarà un incentivo per la nostra economia e il nostro territorio”.
Il progetto per portare nelle aree bianche una connettività ad almeno 100 Mega al 70% delle unità immobiliari e a 30 Mega al rimanente 30% si è reso possibile grazie alla convenzione firmata tra il Ministero per lo Sviluppo Economico, la Regione Umbria, i Comuni interessati e Infratel Italia. Obblighi del Piano sono la tecnologia FTTH (Fiber To The Home) o radiofrequenza ad alta capacità (antennine in frequenza licenziata per raggiungere ad almeno 30 Mega le case sparse); il collegamento in fibra di tutte le sedi pubbliche e di tutte le aree industriali (aree PIP).
Nelle prossime settimane saranno aperti cantieri nei comuni di Allerona, Alviano, Attigliano, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montegabbione, Parrano, Penna in Teverina, Porano.