La Regione Veneto rifinanzia con 4 milioni di euro progetti per offrire a disoccupati e persone svantaggiate una opportunità di lavoro, dando così continuità all’esperienza avviata in via sperimentale nel 2009 con la leva del Fondo sociale europeo. Coinvolto nell’ultimo triennio oltre il 70% dei Comuni veneti con il risultato di offrire una forma d’inserimento lavorativo a 2500 disoccupati. Nel 2017, 228 Comuni in Veneto hanno avviato progetti per lavori di pubblica utilità, con un cofinanziamento regionale di 2.235.000 euro, che ha consentito di creare opportunità temporanee di lavoro per un migliaio di persone nei seguenti settori: servizi bibliotecari e museali, riordino archivi, valorizzazione, custodia e promozione dei beni culturali e artistici, manutenzione del verde e l’abbellimento urbano, vigilanza di impianti, attrezzature sportive, centri di aggregazione sociale e luoghi pubblici, assistenza agli anziani, supporto scolastico, controllo del territorio e la tutela dell’ambiente.
“Obiettivo del nuovo bando 2018-2020, che si rivolge a Comuni, società partecipate ed enti pubblici, in partenariato con gli enti di formazione accreditati – conferma l’assessore al Lavoro, Elena Donazzan – è offrire un percorso d’inserimento lavorativo e di cittadinanza attiva ad almeno 600 persone svantaggiate, disoccupati di lunga data. L’esperienza maturata in Veneto in un decennio di sperimentazione conferma che questo tipo d’interventi, volti a offrire una opportunità concreta di lavoro per sei mesi, integrata da iniziative di orientamento e di formazione, rappresenta un approccio valido, inclusivo e non assistenzialistico per contrastare povertà e marginalità sociale e affiancare così, in modo dignitoso e solidale, le persone più fragili e a rischio”.