Aumenti medi mensili da circa 250 euro lordi e nuove regole, che vanno dalla responsabilità alla valutazione. Un nuovo contratto, dopo 8 anni di blocco, per i dirigenti. Così, dopo che si è conclusa la tornata relativa ai dipendenti ‘semplici’, mercoledì si apriranno le trattative per i vertici delle amministrazioni statali (ministeri, agenzie fiscali, enti). L’Aran, l’Agenzia che guida i tavoli, ha infatti convocato i sindacati. In ballo ci sono – da quanto apprende l’ANSA – aumenti medi mensili di circa 250 euro per 6.700 dirigenti. Cambieranno anche le regole, dal legame tra valutazione e premi alla definizione delle responsabilità.
Il fronte della Pubblica Amministrazione riserva sorprese anche in una fase di semplice disbrigo degli affari correnti. D’altra parte i “capi” delle cosiddette funzioni centrali della P.A, lo Stato, aspettavano lo scongelamento del contratto da otto anni. Dopo la tornata che ha riguardato i dipendenti non graduati spetta quindi a loro.
Seguiranno a stretto giro i negoziati per i presidi, il fischio d’inizio è fissato per il 14 maggio. Se la discussione sul rinnovo per i medici è già in corso, si attende invece ancora l’avvio per i dirigenti degli enti locali, dalle Regioni ai Comuni. In ballo non ci sono solo gli incrementi, che dovranno sempre rispettare la percentuale di rialzo valida per tutto il pubblico impiego, pari a una rivalutazione del 3,48% (il rialzo di 250 euro corrisponde a quello medio di 85 euro di chi non è dirigente). Ci sarà anche un restyling di tutta l’architettura che regola il rapporto di lavoro, in base alle linee guida già dettate dalla ministra della P.A, Marianna Madia.
E’ stato intanto firmato dai ministri della P.A, Marianna Madia, e dell’Economia, Pier Carlo Padoan, il decreto che autorizza ad assumere e a bandire concorsi in varie amministrazioni, dall’Agenzia delle dogane al ministero dell’Interno, passando per l’Inail. Tra posti sbloccati e messi a bando se ne contano oltre 1.890, spalmati su un periodo che va da quest’anno al 2020. A ciò si aggiunge anche il via libera a risorse che potrebbero valere altre 450-500 assunzioni.