Destinare agli interventi anti sismici e alla messa in sicurezza delle scuole almeno la metà del fondo previsto nella legge 27 dicembre 2017, n. 205. Lo avevano chiesto tre mesi fa il presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani, Antonio Decaro e il presidente dell’Unione Province d’Italia, Achille Variati, ai ministri dell’Istruzione Valeria Fedeli e delle Infrastrutture Graziano Delrio.
Allo stesso tempo Anci e Upi hanno chiesto di avviare procedure di intervento straordinarie per ovviare ai tempi ancora lunghi nell’assegnazione delle risorse. Ieri l’Anci, con una lettera del segretario generale Veronica Nicotra, si è rivolta ai Sindaci delle Città metropolitane inviando loro una nota di sintesi con le ultime misure di finanziamento sul tema della sicurezza degli edifici scolastici.
Nella comunicazione risulta centrale il tema della programmazione unica triennale 2018-2020 (mutui Bei), quello del fondo per le verifiche di vulnerabilità e progettazione degli Enti locali, nonché l’approfondimento sul recente decreto interministeriale per la messa in sicurezza antincendio. Un problema molto sentito dai Comuni è la mancanza di risorse per effettuare le progettazioni necessarie per accedere ai finanziamenti per l’edilizia scolastica.
Con il c. 1079 e segg. della legge di bilancio 2018 è stato tuttavia istituito, nello stato di previsione del Mit, il Fondo per la progettazione degli Enti locali, destinato al cofinanziamento della redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica e dei progetti definitivi degli Enti locali per opere destinate alla messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche, con priorità agli edifici e alle strutture scolastiche, con cofinanziamento statale massimo pari all’80%. Sono ammessi anche progetti di demolizione e ricostruzione, pur mantenendo la stessa destinazione d’uso, così come i progetti finalizzati all’adeguamento degli edifici alla normativa sismica, o anche la messa in sicurezza edile ed impiantistica.
Il Fondo è stato dotato di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2030 e sarà un prossimo decreto ministeriale a stabilire i criteri e le modalità di accesso, selezione e cofinanziamento dei progetti, nonché le modalità di recupero delle risorse in caso di mancato rispetto dei termini. Per le Città Metropolitane e le Province, le risorse sono già assegnate, mentre i Comuni dovranno manifestare il proprio interesse a seguito della pubblicazione di un avviso pubblico. Per tutti, le modalità e i termini per l’accesso al fondo saranno definiti con un decreto direttoriale di prossima pubblicazione sul sito del Mit.