Nel mondo ci sono Paesi in cui la siccità è diventata una vera e propria emergenza e l’acqua viene addirittura razionata, con il pericolo imminente di una completa chiusura del rifornimento idrico. Stiamo parlando per esempio del Sud Africa dove è stato dichiarato lo stato di calamità naturale e, nonostante gli sforzi dei residenti per contenere il consumo idrico, Città del Capo ha ipotizzato di interrompere le forniture di acqua il 4 giugno prossimo, riducendo l’erogazione di acqua potabile a soli 25 litri al giorno.
Non meno problematica è la situazione del Kenya, da ottobre senza pioggia, Paese dove il periodo di siccità è stato seguito da una stagione delle piogge (marzo-maggio) molto meno intensa rispetto alle previsioni. Ma non solo i Paesi africani sono vittime della siccità: anche in America del Sud la situazione non è migliore e infatti, per esempio, il problema riguarda anche diverse zone del Brasile.
La problematicità idrica, aumentata dalle variazioni climatiche, necessita di soluzioni intelligenti e appropriate a livello mondiale.
Mancano dieci giorni alla nuova edizione del World Water Forum a Brasilia e solo la metà dei Millennial nel mondo sa che l’acqua sicura è un diritto umano. Oltre tre quarti dei Millennial a livello mondiale, infatti, sono convinti che il governo e le istituzioni debbano rivestire un ruolo di primo piano nel garantire l’accesso globale all’acqua sicura e a servizi igienico-sanitari adeguati.
Sarà, dunque, la capitale del Brasile a ospitare dal 18 al 23 marzo il World Water Forum, il vertice internazionale in cui si discuteranno i problemi legati all’acqua e si proporranno soluzioni a quelli più urgenti, coinvolgendo anche gli enti locali. Fondato dal World Water Council (il Consiglio Mondiale dell’Acqua), il Forum avrà come tema la condivisione dell’acqua (“Sharing Water”) per accendere i riflettori sul ruolo che riveste l’acqua nell’unire comunità e abbattere barriere. All’evento è prevista la presenza di oltre 35 mila partecipanti da 170 Stati, fra cui 140 delegazioni ministeriali e circa 800 oratori.
Il World Water Forum (WWF) è il più grande evento legato all’acqua ed è organizzato dal World Water Council (WWC), una piattaforma internazionale multi-stakeholder che riunisce circa 400 istituzioni, provenienti da quasi 70 paesi in tutto il mondo. Il WWF incoraggia dibattiti e scambi di esperienze, puntando a raggiungere una visione strategica comune sulle risorse idriche e la gestione dei servizi idrici tra tutti nella comunità idrica. L’evento è promosso ogni tre anni e, a marzo 2018, si terrà per la prima volta nell’emisfero australe.
Il Council si concentra sulla dimensione politica della sicurezza delle risorse idriche, l’adattamento e la sostenibilità, e lavora per mettere l’acqua in cima all’agenda politica. Istituito nel 1996 a Marsiglia, il World Water Council conta tra i suoi membri oltre 300 organizzazioni da oltre 50 Paesi.
In occasione del Forum, il Consiglio Mondiale dell’Acqua presenterà il rapporto “Start with Water: Putting water on local action agendas to support global change” che vuole offrire consigli tratti da contesti di sviluppo globale, nonché un punto di partenza per i governi locali e regionali che desiderano mobilitare l’azione. Una sorta di ‘guida pratica’ che verrà presentata in occasione della Conferenza Internazionale degli Enti Locali e Regionali per l’Acqua, il 20 e 21 marzo.