Cassa depositi e prestiti e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per implementare iniziative comuni nelle aree della cooperazione internazionale. L’intesa supporterà le piccole e medie imprese italiane interessate a investire all’estero.mLe due istituzioni s’impegnano a realizzare iniziative comuni nei settori infrastrutture, climate change, energie rinnovabili, efficientamento energetico in tutti i rispettivi Paesi di operatività, in particolare in quelli della zona occidentale dei Balcani e a sud – est del Mediterraneo.
I Balcani rappresentano un’area strategica per il tessuto produttivo italiano, con oltre 700 imprese presenti stabilmente nella regione e un export di circa 4 miliardi di euro registrato nel 2016. L’Italia, Paese fondatore della Bers, è azionista della Banca con una quota dell’8,61 % ed è anche tra i principali finanziatori con circa 124 milioni di euro donati. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, è membro effettivo del Board of Governors della Banca.
“La regione occidentale della penisola Balcanica è di forte interesse strategico per le Pmi italiane – ha detto l’amministratore delegato di Cdp, Fabio Gallia – oltre che oggetto di un intenso sviluppo infrastrutturale ed economico. Da oggi Cdp e Bers mettono a fattore comune i propri strumenti di Cooperazione internazionale per dare vita a progetti, sinergie e relazioni che portino beneficio ai territori, alle persone e alle imprese con più alto potenziale di crescita”.
“La firma del memorandum con Cdp – ha aggiunto il presidente Bers, Suma Chakrabarti, ci permette di rafforzare la cooperazione tra le due istituzioni. La sigla è avvenuta alla vigilia del Western Balkans Investment Summit. Quella dei Balcani è una regione di interesse strategico tanto per l’Italia che per la Banca che presiedo. Questa nuova iniziativa contribuirà a rafforzare e consolidare le nostre sinergie”.