La Germania, che come l’Italia non ha riportato in tempo le emissioni al di sotto degli standard stabiliti dall’Unione europea, ha deciso di agire in modo radicale offrendo i trasporti pubblici gratis per ridurre al minimo l’utilizzo delle auto private, e di conseguenza la diminuzione dell’inquinamento atmosferico causato da esse.
L’idea verrà sperimentata in cinque città, tra le quali l’ex capitale dell’ovest Bonn e i centri di Essen, Mannheim, Herrenberg e Reutlingen.
Il governo tedesco ha rassicurato i sindaci che ogni decisione verrà presa in stretto coordinamento con i municipi e ha promesso di aiutare a coprire l’enorme buco che i mancati introiti aprirebbero nei bilanci. Ma l’Associazione dei Comuni, attraverso il suo capo, Gerd Landsberg, ha già messo le mani avanti poiché si prevede che i Comuni e le aziende di trasporto pubblico non lo possano finanziare tale iniziativa.
“Stiamo prendendo in considerazione trasporti pubblici gratuiti per ridurre il numero di auto private”, si legge in una missiva, “combattere con efficacia l’inquinamento atmosferico senza ulteriori inutili ritardi è la priorità più elevata della Germania”. L’esperimento partirà “entro la fine dell’anno”.
La Germania è uno degli otto stati europei che non ha riportato entro il termine del 30 gennaio le emissioni di diossido di azoto e polveri sottili nei limiti previsti dagli standard comunitari, violazione che può costare salate sanzioni economiche. Il commissario Vella ha concesso a essi più tempo a patto che sottoponessero un piano convincente per ridurre l’inquinamento. Il piano tedesco prevede anche altre misure ancora più rigide per le emissioni e sostegno al car sharing.
La Commissione europea stima che l’inquinamento da gas di scarico provochi circa 400.000 morti l’anno.