La Cooperazione allo sviluppo ha l’obbiettivo di garantire il rispetto della dignità umana e assicurare la crescita di tutti i popoli. Nasce negli anni Cinquanta. I primo cooperanti hanno prestato servizio in quelle aree legate all’Italia per vincoli storici. Successivamente sono state avviate attività di cooperazione tese a contribuire agli sforzi internazionali per alleviare la povertà nel mondo e aiutare i paesi in via di sviluppo a rafforzare le proprie istituzioni e amministrazioni.
Nel tempo la cooperazione ha assunto un ruolo sempre più rilevante nelle scelte di politica estera italiana, collaborando a interventi per il mantenimento della pace e per la gestione dei flussi migratori. Il 24 e 25 gennaio si tiene a Roma, presso Auditorium Parco della Musica, la Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo dal titolo “Novità e futuro: il mondo della Cooperazione Italiana”: un momento di sintesi ma anche un nuovo punto di partenza, in cui verranno presentati non solo i risultati dell’azione ordinaria tra ministero e organizzazioni non governative (ong), ma anche i nuovi attori come le diaspore, il settore privato, le università. Si tratta di un appuntamento di cui si sentiva ormai il forte bisogno. Dall’ultimo, risalente al 2012, si è fatta molta strada: dall’approvazione di una legge di riforma del settore, che ha dato maggiore risalto agli attori della cooperazione decentrata, all’affacciarsi di sfide nuove, come l’acuirsi delle migrazioni o la condizione dei migranti in Libia. Il tutto inserito in un’ottica di creazione di posti di lavoro sia in Italia che nei Paesi destinatari dei progetti.
Cosa dà l’Italia per uno sviluppo economico e una globalizzazione più equa? Come difendiamo i diritti umani e combattiamo il cambiamento climatico? Queste solo alcune delle domande che saranno poste durante i due giorni di incontri che vedranno confrontarsi esperti dal campo, imprese, testimonial e ospiti del mondo della cultura per capire quanto la cooperazione crei opportunità di crescita e lavoro.
Il leit motiv della Conferenza è infatti “aiutiamoci insieme”. “L’Italia vuole diventare sempre più protagonista della cooperazione internazionale” ha dichiarato il ministro Alfano. “Esempio di questa determinazione, è la possibilità di ricorrere alla Cassa Depositi e Prestiti come banca di sviluppo sia a livello nazionale che internazionale” ha proseguito il capo della diplomazia italiana, che ha aggiunto: “questo nuovo approccio vedrà in Africa un partenariato a tutto campo, dalla cooperazione allo sviluppo a quella in materia di sicurezza, includendo gli investimenti e la gestione delle migrazioni”.
Gli “Stati generali’ della cooperazione sono organizzati presso l’Auditorium-Parco della musica dalla Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (Dgcs) del ministero degli Esteri e dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics). Accanto al ministro degli Esteri Angelino Alfano e al viceministro Mario Giro interverranno il premier Paolo Gentiloni, i ministri Carlo Calenda, Gian Luca Galletti (rispettivamente titolari di Sviluppo economico ed Economia e Ambiente) e il presidente di Anci Antonio Decaro, accanto a personalità internazionali come il presidente della Repubblica Centrafricana Faustin-Archange Touaderà, il ministro delle Finanze del Senegal, Amadou Ba, e Neven Mimica, commissario Ue per la Cooperazione allo sviluppo. Attesi anche rappresentanti delle organizzazioni internazionali e dell’associazionismo, come Unhcr, Banca mondiale, Comunita’ di Sant’Egidio, Carta di Roma, e dal mondo accademico nonché dello spettacolo tra cui la cantante Karima e le star del web ‘The Jackal‘.
In contemporanea, sarà esposta una mostra fotografica del fotogiornalista Fabio Bucciarelli, autore e curatore italiano impegnato nella documentazione dei conflitti e delle conseguenze che le guerre hanno sull’essere umano. L’esposizione fotografica, organizzata in collaborazione con la Cooperazione Italiano allo Sviluppo, racconterà l’anno 2017, ricordato dai più per la Grande Crisi Umanitaria che ha registrato il ritorno della fame in Africa e che ha obbligato circa 65 milioni di persone a lasciare la loro terra a causa dei conflitti armati, delle persecuzioni e dei cambiamenti climatici.
Nel foyer dell’Auditorium Parco della Musica sarà inoltre allestita un’area espositiva, ONG e enti privati che siano interessati, potranno noleggiare un desk informativo personalizzato.
La Conferenza della Cooperazione allo Sviluppo è stata organizzata dalla Farnesina, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con Cooperazione Italiana allo Sviluppo e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.