A febbraio del 2018 la Commissione europea lancerà la prima gara del programma comunitario per il wi-fi pubblico gratis nei comuni. Il piano da 120 milioni di euro, denominato Wifi4Eu, assegnerà le risorse alle prime mille comunità del vecchio continente. Ciascuna riceverà un voucher da 15mila euro, con il quale sostenere le spese di installazione delle apparecchiature tecniche per garantire connessioni di buona qualità e senza costi a tutti i cittadini europei in luoghi pubblici. Da ospedali a biblioteche, da uffici municipali a piazze e parchi.
“Sta per essere lanciato il programma WiFI4EU col quale la Commissione Ue promuoverà le connessioni wi-fi gratuite per i cittadini negli spazi pubblici come parchi, piazze, biblioteche, musei e centri sanitari in tutta Europa”. A darne notizia è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao, che rivolge un appello ai sindaci siciliani e sardi: “partecipate, sul piatto ci sono 120 milioni di euro”. Quello della connettività è un “problema molto diffuso in Sicilia e Sardegna, e questo strumento potrebbe contribuire a raggiungere comunità isolate”, spiega Corrao in una nota. WiFi4EU partirà nei primi giorni di febbraio, avrà un bilancio di 120 milioni di euro fino al 2019 e avrà l’obiettivo di far arrivare la connessione senza fili a 8mila comunità locali europee entro il 2020″.
“Il primo bando sarà rivolto solo a comuni o associazioni costituite da comuni” – continua Corrao – e chi riceverà un buono, “dal valore medio di circa 15mila euro, dovrà scegliere i ‘centri della vita pubblica’ in cui installare gli hotspot”. La domanda dovrà essere introdotta attraverso un sito internet dedicato, ma il consiglio “a tutti i comuni siciliani e sardi è di presentare una richiesta e di prepararsi in tempo, perché i beneficiari saranno selezionati in base all’ordine di presentazione delle domande”, avverte l’eurodeputato.
L’obiettivo della Commissione è di uniformare il servizio di wi-fi pubblico gratuito nei diversi territori. Oggi ci sono notevoli differenze tra i paesi non solo sulla copertura delle reti civiche senza fili, ma anche sulle regole di accesso e la qualità delle connessioni. Inoltre alcuni stati hanno imposto regole sul wi-fi pubblico che per Bruxelles limitano il servizio.