Ogni problema economico è prima di tutto un problema finanziario. Se non si reperiscono i denari necessari è impossibile far partire e gestire qualsiasi attività produttiva o di servizio. Si tratta di una verità incontrovertibile, checchè se ne dica da più parti e nonostante le distorsioni della finanza globale che hanno causato l’ultima pesante crisi. Ecco perché di fronte alle inadeguatezze e ai fallimenti del sistema bancario e creditizio internazionale, e per ovviare ad essi, sono gemmati e si sono diffusi in questi anni strumenti e forme innovative/creative di finanziamento per idee e progetti imprenditoriali dal basso, direttamente concepiti e proposti da quello che nel mondo anglosassone viene definito “the pubblic”, e che noi potremmo chiamare i “cittadini/utenti”. Tutto ciò è reso possibile in larga misura dalla Rete e dalle tecnologie ICT. All’interno di un ampio ventaglio di modalità d’investimento che in tali ambiti proliferano, si spazia dai Bitcoin al crowdfunding… E oltre. Proprio di questo strumento, che gode di una fortuna crescente, vogliamo parlare con Francesco di Candio – project leader di Eppela, società specializzata nel settore – per capire meglio di cosa si tratta.
Quando è nata e con quali finalità la società Eppela?
Eppela è un brand di AnteprimaADV, un’agenzia con una ventennale esperienza nel mondo della comunicazione. Dopo un viaggio negli States nel 2010 il nostro AD conosce Kickstarter, la piattaforma numero uno al mondo di crowdfunding, rendendosi conto che il mercato italiano era sprovvisto di una piattaforma con un forte impatto mediatico. Nel 2011 crea Eppela, con la finalità di aiutare i progettisti a lanciare e a realizzare le proprie idee.
Utilizzate altri strumenti di “finanza innovativa” oltre al crowdfunding?
Il crowdfunding è uno strumento “innovativo” con più di 200 anni di storia, il crowdfunding come lo conosciamo oggi è retto dalle piattaforme e più generalmente dal web. Lo strumento forse più innovativo in materia di finanza è la “trasparenza”: solo le idee che riscuotono interesse vanno avanti. Niente trucchi, solo Meritocrazia.
Con quali criteri selezionate idee e progetti che intendete promuovere per il finanziamento sulla vostra piattaforma?
I progetti che arrivano vengono visionati e analizzati dal nostro gruppo di advisor, che li cataloga per livello di completezza, correttezza, interesse. Non tutti i progetti presentati vengono lanciati. La selezione permette al sostenitore di entrare su una piattaforma con un alto interesse sui progetti presentati, e al progettista di trovare una community sempre alla ricerca di idee forti. Si potrebbe utilizzare la formula “Less is more”: meno progetti, ma con un tasso d’interesse (e successo) maggiore.
Che genere di progetti vi viene proposto. Possibile fare una statistica?
Essendo una piattaforma generalista è difficile fare una stima; abbiamo lanciato il più grande concerto al mondo, con 1000 rockers che suonavano contemporaneamente 18 canzoni (rockin1000), aiutato il ParmaCalcio a ripartire subito dopo il fallimento della società (quasi 240k €), lanciato un impermeabile per ciclisti urbani e raccolto 105k su 25k richiesti.. ne abbiamo di ogni tipologia. Il civico sta prendendo sempre più piede.
Come viene tutelata la sicurezza degli utenti che entrano nella vostra piattaforma per finanziare un progetto?
Il sostenitore gode della massima privacy e sicurezza. Il sistema ti permette di fare una “promessa d’acquisto”, la transazione si conclude solo alla fine della campagna una volta che quest’ultima arriva al goal. Altrimenti i soldi tornano nella disponibilità del sostenitore: solo le idee belle vengono finanziate, credere in un’idea è senza rischi.
Che ruolo può giocare il crowdfunding per la promozione delle start up e il rilancio complessivo dell’economia italiana?
Per noi potrei dirti fondamentale, in quanto una startup oggi tende a fare delle bellissime presentazioni, bellissimi pitch, ma si basano sempre su idee che ancora non hanno un riscontro sul mercato. Noi siamo sempre stati dell’idea che prima di fare i famosi “round” di finanziamenti o quello che in Italia è normato dalla Consob (equity crowdfunding) sia bene lanciare la propria idea sul mercato, testarla e solo a quel punto fare i round: un investitore sarà sempre più motivato a mettere dei soldi su un progetto che ha già dimostrato la sua credibilità sul mercato e la startup darà meno quote a parità di denaro, in quanto ha già fatto vedere che l’idea vale.
Quali aspetti fiscali interessano il c.f.?
Tantissimi, stiamo appunto lavorando con commercialisti, ministeri e altri professionisti per creare delle linee guida: come dichiarare i soldi ottenuti attraverso una campagna, che sia terzo settore, una pmi, una startup innovativa o anche una persona fisica.
Avete esperienza e/o notizia d’istituzioni, in particolare enti locali, che abbiano utilizzato o intendano utilizzare il c.f.?
Notizia di lunedì scorso, abbiamo presentato in collaborazione con ANCI, un’iniziativa volta ad aiutare i Comuni colpiti dal sisma del 2016: ANCI mette a disposizione circa 700k€ a completamento di tutti quei progetti che supereranno nei 90 giorni il 50%. 21 progetti, uno più bello dell’altro. Poi abbiamo il Comune di Milano, che si è fatto Mentore e ha distribuito circa 400K€ sul terzo settore. La regione Piemonte che sostiene progetti legati all’arte e alla cultura.