Sono passati 50 anni da quando, il 16 dicembre del 1965, il presidente della Repubblica Saragat firmò il decreto per la tutela integrale dell’Appia Antica, gettando le basi per la nascita di un parco archeologico di oltre 18 km, dalla Colonna Traiana ai castelli Romani. Mezzo secolo dopo, quel parco archeologico ancora non c’è e i primi chilometri della Regina Viarum continuano a essere considerati un’arteria di scorrimento qualsiasi, con veicoli privati e pullman che passano sui tratti di basolato. «Un nodo assolutamente da sciogliere, una situazione insostenibile che non può continuare. La Via Appia Antica deve essere pedonale sette giorni su sette, non solo la domenica», spiega il commissario straordinario del Parco Regionale dell’Appia Antica Mario Tozzi che oggi ha unito la sua voce a quella di cittadini a associazioni, prime fra tutte Legambiente, VeloLove, Rete Mobilità Nuova e Touring Club Italiano, che chiedono la pedonalizzazione dell’area. Obiettivo: dare vita e dignità al parco e realizzare un itinerario museale a cielo aperto valorizzando finalmente un luogo amato in tutto il mondo (lo stesso che Leonardo Di Caprio ha scelto come immagine e nome della sua casa di produzione, la Appian Way). Per realizzare il progetto di una grande area pedonale, si rilancia il progetto del Grab, il Grande Raccordo Anulare delle Bici della Capitale, prologo per la realizzazione di una grande area ciclopedonale. Un itinerario che partendo da piazza Venezia per rendere percorribile, accogliente e sicuro il percorso che ingloba i Fori, il Colosseo, il Palatino, il Circo Massimo, le Terme di Caracalla, Porta San Sebastiano e le Mura Aureliane, le Catacombe di San Callisto e di San Sebastiano e poi via via il parco della Caffarella e quello degli Acquedotti. Oggi c’è un nuovo e decisivo stimolo ad accelerare l’avvio del cantiere Grab: grazie all’impegno del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Graziano Delrio, la legge di stabilità che verrà approvata nei prossimi giorni dal Parlamento potrebbe contenere le risorse economiche necessarie alla realizzazione dell’anello ciclopedonale capitolino nell’ambito di un sistema nazionale di ciclovie turistiche che individua proprio nel Grab, nella cicloviaVen.To tra Venezia e Torino e nella ciclovia Verona-Firenze i tre interventi prioritari in questo ambito per il Governo. «Non conosciamo ancora l’entità di queste risorse ma, salvo scherzi dell’ultimo momento, saranno sicuramente sufficienti a realizzare subito il Grab», spiega Alberto Fiorillo, responsabile Aree Urbane di Legambiente, lanciando l’Appia Day di primavera: una giornata che vedrà protagonista la Regina Viarum liberata dal traffico, «con il cantiere del Grab aperto.Nel frattempo, l’associazione Salvaiciclisti invita tutti a montare in sella e indossare scarpe comode per partecipare all’occupazione simbolica della Via Appia Antica, domenica 20 dicembre. L’appuntamento con Occupy Appia Antica è alle 11 nel tratto tra Porta San Sebastiano e via Ardeatina, per dare un messaggio forte all’amministrazione e agli automobilisti romani sul rispetto della vigente ordinanza del sindaco (9 marzo e 27 aprile 1997) che prevede la chiusura al traffico della strada durante le domeniche e i festivi. Ordinanza che, nonostante l’apposita segnaletica, viene continuamente disattesa per mancanza di controlli, mettendo anche a rischio l’incolumità di cittadini e turisti che passeggiano a piedi e in bicicletta sulla strada, accesso principale al parco archeologico. A gran voce verrà chiesto inoltre il rispetto dei già previsti divieti di sosta e dei limiti di velocità su tutta la strada. L’Ente Parco Regionale Appia Antica accoglierà i ciclisti nei luoghi della Ex-Cartiera, organizzando visite guidate di gruppo e lasciando a disposizione l’intera area del parco adiacente per il pranzo al sacco e la socializzazione.