Innanzi tutto, cos’è la «white economy»? Innovazione, efficientamento energetico, controllo e riduzione dei consumi, gestione industriale consapevole e orientata alla sostenibilità ambientale: tutto questo è la White Economy
Viene chiamata «white economy» (economia bianca), insomma, quel ramo dell’economia basato sul mercato generato dall‘efficienza energetica, verso cui si stanno concentrando un numero di investimenti sempre maggiori.
Ormai la “white economy” rappresenta un asset centrale per la competitività di tutto il nostro sistema produttivo e questo trova piena conferma nella maggiore presenza sui mercati internazionali delle imprese italiane che puntano sull’efficientamento energetico.
Lombardia, Lazio, Toscana, Campania e Piemonte: ecco la Top 5 della white economy italiana. Avvenia (www.avvenia.com), società attiva nell’ambito della white economy e dell’efficientamento energetico, rende noto il ranking 2017 delle Regioni più virtuose.
Analizzando a livello regionale il numero di progetti di efficientamento energetico portati avanti durante il 2017, Avvenia ha stilato una nuova graduatoria che vede la Lombardia al primo posto tra le Regioni energeticamente più virtuose, seguita da Lazio e Toscana. “In queste tre Regioni si è concentrata la quota più significativa di progetti”, dice Giovanni Campaniello, fondatore ed amministratore unico di Avvenia.
Sul podio anche quest’anno dunque Lombardia, Lazio e Toscana. Ma rispetto alla graduatoria 2016 il Lazio sale al secondo posto, mentre la Toscana scende al terzo. Tra le Regioni emergenti, la Campania sale al quarto posto, seguita dal Piemonte, che è quinta. Queste cinque regioni da sole rappresentano il 52% dei progetti di efficientamento energetico in Italia.
Allargando il ranking per ottenere una Top 10 in ordine crescente per numero di progetti si posizionano anche Emilia Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Marche. Queste prime 10 Regioni totalizzano l’86% dei progetti di efficientamento energetico. Mentre le rimanenti 10 Regioni (Liguria, Valle d’Aosta, Abruzzo, Sicilia, Umbria, Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata, Molise) rappresentano appena il 14%. E tra loro le ultime 3 (Calabria, Basilicata e Molise) totalizzano appena l’1% dei progetti.
“La white economy coinvolge oggi in Italia 800mila aziende, con un valore aggiunto per il 2017 pari a 185 miliardi di euro – sottolinea Alessio Cristofari, direttore dello Sviluppo Business di Avvenia con delega alle ‘Strategie di mercato Esco’ – I progetti avanzati nel 2017 si basano in prevalenza sul considerevole risparmio che le aziende riescono ad ottenere implementando adeguate misure di efficientamento energetico, a prescindere dalla possibilità di ottenere utili attraverso il sistema dei Certificati Bianchi”.
Il risparmio stimato da Avvenia al 31 dicembre 2017 è pari a 3,8 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio). “Un quantitativo superiore e sempre in crescita rispetto ai 3,4 Mtep del 2016, ai 3 Mtep del 2015, ai 2,7 Mttep del 2014 e ai 2,5 Mtep del 2013”, conclude.