Secondo gli ultimi dati dell’Istat, il fenomeno dei ragazzi “Neet” (tra i 15-24 anni) interessa circa 1,3 milioni di persone, quasi il 20% della popolazione compresa in questa fascia di età, percentuale inferiore in Trentino, che tuttavia desta qualche preoccupazione nell’Amministrazione provinciale che ne ha monitorato l’andamento. Per questo è ai blocchi di partenza il piano “Plus Muse”, acronimo per Plus Mechatronics Ultimate Skills in Europe, che si propone di migliorare le competenze di giovani diplomati o comunque qualificati in settori relativi all’automazione industriale e meccatronica e di No Neets, che sta per New opportunities for the Not in Employment education or Training, ed è orientato a offrire nuove opportunità formative a giovani inattivi, che non studiano e non lavorano.
“Plus Muse” prevede uno stanziamento complessivo di 276.222,00 euro e gli obiettivi generali del progetto sono: migliorare le competenze di giovani diplomati o qualificati, in settori riconducibili all’automazione industriale e meccatronica; stimolare la loro qualificazione in ambienti professionalizzanti e particolarmente innovativi; favorire un loro rapido ingresso nel mondo del lavoro con profili di qualità. Le azioni previste sono: mobilità learners (60 giovani neo diplomati o qualificati); mobilità staff (6 funzionari e collaboratori provinciali).
L’altro progetto è “No Neets” che prevede, invece, un finanziamento di 125.580,00 euro e che ha come obiettivo generale l’individuazione e l’ottimizzazione di strategie in grado di dare nuova fiducia ai giovani nei confronti delle istituzioni, consentendo loro di intercettare processi di formazione come principale strumento per superare la condizione di esclusione. Entrambe le iniziative sono coordinate dal Dipartimento dello sviluppo economico e lavoro della Provincia autonoma di Trento e vedono la presenza di prestigiosi partner sia nazionali che europei, pubblici e privati.