“I Comuni sono fortemente in difficoltà e preoccupati per la conversione del decreto sui vaccini. Il regime per l’anno 2017-2018 grava, per gli adempimenti amministrativi, unicamente sulle spalle degli enti locali”. Questo l’allarme lanciato dal vice Sindaco di Firenze e presidente della Commissione Istruzione, Politiche educative ed Edilizia scolastica dell’Anci, Cristina Giachi, a seguito del via libera dato dal Senato al decreto vaccini che ora passerà all’esame della Camera.
“Chiediamo aiuto alle Regioni e ai ministeri – ha aggiunto Giachi – per poter supportare i Comuni nello svolgimento delle operazioni di raccolta e trasmissione delle certificazioni. Per le città grandi si tratta di verificare migliaia di certificati in pochi giorni, quando le Asl dispongono già dell’anagrafe vaccinale e quindi dei dati necessari ad applicare la legge. Riconosciamo tutto il valore di questo provvedimento e lo riteniamo necessario – precisa – ma non possono essere sempre e soltanto gli enti locali, fortemente gravati in questi anni dalle restrizioni sulla possibilità di assumere personale, a sopperire alle complessità amministrative che le leggi, seppur necessarie, impongono. Ci sembra non attuabile il dato normativo che impone di allontanare dalla scuola coloro che a marzo si rivelassero non in regola con le certificazioni”. E conclude: “Abbiamo chiesto in tutte le sedi di emendare il provvedimento tenendo presenti queste esigenze, ma a oggi le richieste dei Comuni non sono state ascoltate”.