Nuove competenze digitali e profili smart nelle imprese a favore dei cittadini: è questo l’obiettivo di nuovo Veneto 4.0 a cui guardano Regione e Università di Padova. Un progetto in itinere perchè l’attuale sistema socio-economico sia in grado di tenere il passo con la crescita e le trasformazioni in atto nel mondo del lavoro. Un’intesa biennale siglata tra il Dipartimento di Economia dell’Università e la Regione Veneto per realizzare un programma di studio, formazione e orientamento rivolto alle nuove competenze digitali, creare l’Osservatorio del mercato del lavoro digitale e per monitorare l’efficacia delle attività di ricerca e delle azioni formative intraprese per nuove scelte di formazione delle aziende e delle istituzioni.
“Abbiamo tutti bisogno, istituzioni, categorie, imprese, ma anche università e mondo della scuola – ha detto l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Elena Donazzan – di delineare in anticipo i cambiamenti in atto nel sistema produttivo e socio-economico, di mettere in dialogo le conoscenze tradizionali con l’innovazione tecnologica e i nuovi linguaggi digitali, di orientare le scelte alla luce dei nuovi modi di produrre e di organizzare i nuovi processi economici. Se non saremo in grado di cogliere le sfide poste dal digitale, rischiamo di perdere opportunità e competitività. Per questo ho chiesto che l’Università metta in campo tutti i propri saperi e la propria capacità di ricerca per creare nuovi percorsi formativi e nuove esperienze, interloquendo in modo diretto con le aziende, i lavoratori, la scuola, gli enti di formazione”.
Per il progetto biennale la Regione ha investito fondi per complessivi 140.000 euro mentre l’Università patavina per la realizzazione dell’iniziativa ha messo a disposizione 60.000 euro.