Un tempo era la “locomotiva” del Paese, oggi è stroncato da una crisi infinita. Il Nordest, però, rialza la testa, si guarda intorno e raccoglie le idee. L’esempio di Udine arriva come aria fresca per un territorio come il Friuli, ultimo nel rapporto tra imprese che nascono e imprese che muoiono: la Regione dove si cresce meno in tutta Italia, che a sua volta è il Paese che cresce meno in tutta Europa. Se si deve ripartire, occorre farlo da qui.
Dalle iniziative per gli anziani a quelle per accompagnare i bambini a scuola a piedi, dai pannelli solari per le scuole ai led per le luci votive del cimitero. È un approccio a tutto tondo quello che il Comune di Udine ha adottato nei confronti delle politiche energetiche, che ieri il sindaco Furio Honsell ha presentato a Bruxelles durante una conferenza organizzata al Comitato europeo delle Regioni in occasione della Settimana Ue dell’energia sostenibile. “Il tema è combinare l’aspetto della salute con quello dell’ambiente e del risparmio energetico”, spiega Honsell, che nel decennio in cui è stato in carica ha “usato come stella polare sia le raccomandazioni sugli stili di vita sostenibili e sani dell’Oms che quelli del Patto dei sindaci per il clima”, garantendo così un approccio olistico che ha colpito positivamente anche il rappresentante della Commissione europea presente all’evento.
“Per me è una strategia ‘win-win’ perché spesso anche il messaggio di efficienza energetica, se è accompagnato da un messaggio di salute, ha un impatto molto maggiore, e viceversa” continua Honsell. Il sindaco, che è anche portavoce su clima ed energia del Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa (Ccre), ha mostrato ai presenti anche alcune delle opere promosse dalla sua giunta, dalla costruzione di impianti di teleriscaldamento alla sostituzione delle luci votive del cimitero, che, sottolinea “non darà un grande risparmio energetico, ma anche questo aiuta a raggiungere gli obiettivi”.