Il sistema di videosorveglianza a cui sono state recentemente sottoposte alcune aree del capoluogo emiliano per contrastare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti comincia a dare i primi frutti: a oggi infatti la Polizia municipale di Bologna ha avviato una ventina di procedimenti dal cui esame sono stati redatti 12 verbali, ai sensi del regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani. Tra le notifiche, 4 riguardano l’abbandono di rifiuti all’esterno dei cassonetti (la sanzione è di 50 euro) ed altre 8 sono riferite all’abbandono di rifiuti ingombranti (la sanzione è di 100 euro). Per un altro caso, infine, sono in corso gli accertamenti su una pratica che con molta probabilità porterà alla denuncia penale del responsabile poiché si tratta di un titolare di impresa. Il Codice dell’ambiente prevede infatti che nel caso in cui lo smaltimento abusivo dei rifiuti venga effettuato non da un privato cittadino, ma dal titolare di un’impresa, cioè un soggetto che nell’esercizio di un’attività economica abbandona i rifiuti prodotti dall’attività stessa, la sanzione non sia più amministrativa ma penale. In questa prima fase il sistema di videosorveglianza è composto da cinque telecamere collegate ad una centrale di gestione e controllo, che si trova presso il Centro radio operativo della Polizia Municipale di Bologna. Le telecamere sono mobili e possono essere spostate a seconda delle segnalazioni dei cittadini e dei risultati di sopralluoghi di aree che dovessero risultare oggetto del fenomeno.