Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, organizza la seconda edizione dell'(H)Open Week con l’obiettivo di promuovere l’informazione e i servizi per la prevenzione e la cura delle principali patologie femminili. A tal proposito, nella settimana dal 18 al 24 aprile, attraverso oltre 150 ospedali con i Bollini Rosa che hanno aderito all’iniziativa, saranno offerti gratuitamente alle donne visite, consulti, esami strumentali e saranno organizzati eventi informativi e molte altre attività nell’ambito di 12 aree specialistiche: diabetologia, dietologia e nutrizione, endocrinologia, ginecologia e ostetricia, malattie e disturbi dell’apparato cardio-vascolare, malattie metaboliche dell’osso, medicina della riproduzione, neurologia, oncologia, reumatologia, senologia, sostegno alle donne vittime di violenza.
“Anche a questa seconda edizione dell'(H)Open Week hanno aderito molti ospedali con i Bollini Rosa”, spiega Francesca Merzagora, Presidente di Onda, “a testimonianza del loro impegno continuo nella promozione della medicina di genere e nella personalizzazione della cura al fine di garantire appropriatezza diagnostica e terapeutica. Oltre 150 ospedali distribuiti in tutta Italia (Lombardia, Lazio e Veneto le regioni più rappresentate, ma anche Campania, Sicilia e Puglia) mettono a disposizione i propri clinici con un grande sforzo organizzativo per avvicinare la popolazione alle principali patologie delle donne informandole sui percorsi di diagnosi e cura più appropriati. Il circuito dei Bollini Rosa, esempio concreto di una medicina gender oriented, è arrivato al primo decennale e a fine 2017 si rinnova: un nuovo sito bollinirosa.it offre la possibilità di consultare più facilmente i servizi offerti dalle strutture aderenti al network e le iniziative correlate”.
“Troppo spesso noi donne rinunciamo a curarci”, testimonia Beatrice Lorenzin, Ministro della salute, “la nostra quotidianità, scandita dal lavoro e dalla cura dei figli e della famiglia, dall’assistenza a genitori e parenti anziani, è considerata da molti studi come fonte di logoramento fisico e psicologico, tant’è vero che se le donne vivono di più, trascorrono gli ultimi anni della loro vita in condizioni di salute peggiori rispetto agli uomini. Ritengo per questo sia fondamentale non solo occuparsi della salute femminile come valore in sé e come valore sociale, che riguarda tutti, ma agire concretamente. Con l’iniziativa ‘(H)Open Week’ le donne verranno sensibilizzate alla cura della propria salute. Inoltre, il 22 aprile, si terrà la II Giornata nazionale della salute della donna che rappresenta un momento di confronto tra scienziati ed esperti, associazioni e cittadini in merito alle principali malattie che colpiscono il genere femminile, le possibili cure e l’attività di prevenzione necessaria da svolgere. La nostra salute è la salute delle famiglie e della società e la II Giornata nazionale della salute della donna è un buon momento per ricordarcelo e ricordarlo”.