Tema dell’incontro: le riforme delle “democrazie locali” secondo quanto prevede la Carta europea dell’autonomia, firmata a Strasburgo il 15 ottobre 1985 e ratificata dal nostro Paese con la legge 30 dicembre 1989, n. 439. E’ poi stato messo in evidenza il processo riformatore in atto, spaziando dal federalismo fiscale al decentramento di poteri agli Enti locali, passando per gli strumenti dell’unione o della fusione dei Comuni. Un riferimento particolare è quindi andato ai piani per combattere la corruzione attraverso la nomina di un responsabile in ogni Ente locale e alla governance sia in relazione alla riforma delle Province che alle misure di risparmio. La delegazione internazionale ha poi affrontato i temi della governance locale e regionale, della situazione finanziaria delle autonomie locali e la supervisione dei poteri locali, le prossime sfide in materia di corruzione ed il rispetto dei diritti delle minoranze e dei rifugiati. Sul sistema dei controlli Bocci ha sottolineato che in Italia vige un controllo interno agli Enti locali e che lo Stato interviene, anche attraverso il prefetto, solo in determinate circostanze indirizzate a sanare situazioni di fallimento del controllo locale. Secondo il sottosegretario, le riforme intraprese vanno nella direzione della razionalizzazione dei costi, della ridurre della spesa corrente e a favore degli investimenti.